Li chiamano “ragazzi invisibili” ma di invisibile, in un quadro normativo che deve ancora individuare con chiarezza necessità, possibilità, risorse, c’è solamente la richiesta di aiuto da parte delle famiglie che vivono ogni giorno l’autismo.
È dedicato a loro, oltre che agli operatori dei servizi socio-sanitari, insegnanti, pediatri, il convegno “La Legislazione vigente in materia di Disturbo dello Spettro Autistico”, in programma al Palacultura, Messina, venerdì 25 ottobre.
La sfida è ascoltare le proposte che avanzeranno le famiglie e rispondere in modo chiaro alla domanda: cosa siete disposti a fare concretamente per noi e i nostri figli?
L’obiettivo è provare a recuperare il ritardo e identificare servizi adeguati e a misura di utenti soprattutto per la fascia adolescenziale e adulta di ragazzi affetti da autismo, a cui lo Stato e gli enti locali non offrono nessuna attività riabilitativa, nessun avviamento al lavoro e nessuna prospettiva per il “dopo di noi”, ovvero per quando le famiglie non potranno più prendersi cura di loro.
La prospettiva, si legge nel materiale di presentazione del convegno, è «unificare competenze e interventi oggi di pertinenza di diversi assessorati per riunirli in un’unica governance» e «attivare una banca dati condivisa anche dalle famiglie interessate, che si avvalga soprattutto dei Piani individuali di vita, esemplificati dal punto di vista procedurale, previsti dalla Legge ma largamente disattesi».
Su questi temi interverranno politici e tecnici di settore, primi fra tutti il vice Ministro della Salute Pierpaolo Sileri, che parlerà dell’intenzione del Governo, più volte espressa dal premier Conte, di dare priorità alle problematiche legate alla disabilità, e l’Assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, che illustrerà il “Programma regionale unitario autismo” appena varato.
E’ previsto anche quello di Renato Briante, dirigente di Formez – Dipartimento Inclusione Sociale del Ministero del Lavoro, già intervenuto a Messina in occasione delle giornate di studio sul dopo di noi organizzate due anni fa dal Centro servizi per il volontariato, che, in continuità con l’impegno intrapreso negli anni scorsi, ha scelto di sostenere il convegno, consapevole dell’importanza di rompere il silenzio su questi temi.
Insieme al CESV, sostengono l’evento organizzato dall’Assessorato regionale della Salute, dall’Assessorato per le Politiche Sociali del Comune di Messina e dal Tavolo Tecnico Autismo, l’Asp 5, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Gaetano Martino”, il Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Ricerca e innovazione Biomedica (IRIB), l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico “Neurolesi” di Messina e il Rettorato dell’Università degli Studi di Messina.
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