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Decreto “Cura Italia”: ecco le novità per il terzo settore

Il decreto “Cura Italia”, pubblicato il 17 marzo 2020 in Gazzetta Ufficiale (d.l. 18), contiene le misure per far fronte alla situazione di emergenza dettata dal contagio coronavirus potenziando il servizio sanitario nazionale e sostenendo economicamente famiglie, lavoratori e imprese.
I temi affrontati dal “cura Italia” possono essere ripartiti in tre macrocategorie. Innanzitutto ci sono i provvedimenti che incidono sulla gestione degli enti, proroga termini per assemblee, sospensione versamenti e adempimenti tributari e previdenziali. A questi si aggiungono le disposizioni che rafforzano la possibilità per gli enti di ricevere erogazioni liberali per finanziarie iniziative legate al contenimento e alla gestione dell’emergenza epidemiologica nonché le previsioni di carattere finanziario e amministrativo per i settori di interesse generale in cui operano gli enti del terzo settore e con maggiori difficoltà di gestione in questa fase.
Su 127 articoli riportati, molti interessano direttamente o indirettamente il mondo del terzo settore e del non profit più in generale. Ecco una veloce panoramica di alcune delle misure più importanti:
Statuti e bilanci, c’è tempo fino al 31 ottobre 2020 (art. 35);
Più tempo anche per l’approvazione dei bilanci (art. 35);
Incentivi per le donazioni a sostegno delle misure di contrasto dell’emergenza (art. 66);
Slittano i termini per gli adempimenti tributari (art. 62);
Versamenti fiscali, c’è ancora tempo (art. 61)

Per approfondimenti si consiglia di consultare la pagina https://csvnet.it/component/content/article/144-notizie/3585-decreto-cura-italia-ecco-le-novita-per-il-terzo-settore?Itemid=893

fonte: CSVnet.it

Silvia Gheza