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“Esserci Festival”, dal manifesto alle proposte dei volontari per la nuova edizione dell’evento

CESV: «Gradimento oltre le aspettative. Importante il contributo di idee e osservazioni raccolto in questi giorni»

Collaborazione, confronto, impegno sono le parole-chiave del “manifesto” di “EsserCi Festival”, la manifestazione promossa dal CESV Messina ETS con il Comune di Messina nei giorni I e 2 dicembre al PalaCultura e a Palazzo Zanca. E le stesse parole, più e più volte, tornano nelle idee e nelle proposte che il terzo settore messinese ha offerto al Centro Servizi come contributo all’ideazione della seconda edizione dell’evento.

La raccolta delle osservazioni si è appena conclusa e ha dato un “numero” alle impressioni di gradimento e soddisfazione che si erano avvertite durante l’iniziativa. Il 97,8% dei volontari e operatori che hanno risposto al questionario del CESV ha dato infatti una valutazione positiva del festival, precisamente “ottima” nel 62,2% dei casi e “buona” nel 35,6%. “Ottimo” e “buono” sono d’altronde i giudizi più gettonati: rispettivamente 48,9% e del 44,4% sul format, composto da Agorà, speech e tavole di contaminazione, 68,9 e 28,9% sull’organizzazione, 40% e 48,9% sul tempo dedicato agli interventi, 53,3% e 35,5% sulla location Palacultura, 35,5% e 42,2% sulla location Palazzo Zanca.

«Si tratta di un gradimento che va oltre le nostre stesse aspettative e che ci riempie di orgoglio», commenta il Presidente del CESV Santi Mondello. «Ma è anche un impegno per fare sempre di più e meglio, a partire dalla seconda edizione di “EsserCi” che abbiamo già cominciato a ideare facendo tesoro delle considerazioni e dei suggerimenti che ci sono arrivati dal mondo del non profit, del dono e della solidarietà di Messina e provincia»

Non è tutto. È infatti piena la coerenza tra il “manifesto” e le osservazioni raccolte con il questionario. Il “manifesto”, infatti, delinea un insieme di aree di intervento che colgono una per una le esigenze e le volontà espresse nel questionario.

Gli obiettivi sono quelli di lavorare insieme alle istituzioni riconoscendo il valore di questa collaborazione orientata ai principi dell’amministrazione condivisa, della co-programmazione e della co-progettazione, assicurare un’attenzione particolare al rapporto di collaborazione con i giovani, valorizzare le diverse forme di impegno volontario, originale, innovativo, informale. Ma anche rafforzare la cura e la tutela degli ecosistemi come orizzonte comune dell’impegno volontario e civile, puntare sul bene comune a partire dalla promozione di tutto il territorio, contribuire a costruire bellezza trasformando desideri soggettivi in processi relazionali comunitari. E ancora: presidiare l’esigibilità effettiva del diritto alla salute soprattutto quando le vite sono più fragili e sole; incoraggiare lo sport in quanto attività ludica e motoria e non mero agonismo che contribuisce a costruire benessere e a rendere la vita più sana; difendere ed arricchire il sistema sanitario nazionale e la scuola pubblica, beni comuni per eccellenza; creare e favorire connessioni con il mondo delle imprese per contribuire a forme economiche giuste e sostenibili sul piano ambientale e sociale.

Da questi obiettivi condivisi il terzo settore parte per rilanciare le proprie idee per la seconda edizione di “EsserCi Festival”. Non casualmente tra i segni positivi della manifestazione sono indicati la possibilità di conoscere e farsi conoscere da parte delle realtà del terzo settore, quella di creare nuovi legami, reti e collaborazioni, quella di approfondire tematiche innovative e importanti. E altrettanto non casualmente le richieste fondamentali sono quella di dare sempre più protagonismo, spazio e voce a questo mondo (anche attraverso mini interventi di presentazione) e quella di creare una “sessione” di scambio di best practice e micro esperienze innovative capaci di fare da modello e ispirazione. Tra i suggerimenti avanzati tengono banco interagire al meglio con le istituzioni, Comuni, Università, Servizio sanitario, Dipartimento regionale di protezione civile, rafforzare il lavoro comune tra economia circolare e terzo settore, ampliare la platea degli interessati riuscendo a coinvolgere appieno quei cittadini che sono ancora distanti dal volontariato, giovani in testa, attraverso una preparazione alla nuova edizione del Festival che preveda laboratori ad hoc e attività di comunicazione e promozione sui territori.

«Sarà nostra cura – conclude il CESV – far tesoro dei suggerimenti per la prossima edizione tra l’altro individuando una location in grado di garantire massima visibilità alle organizzazioni, accessibilità e partecipazione ai cittadini».

Silvia Gheza