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Terzo Settore, nuovo codice e statuti da adeguare

Scadenze in corso e agevolazioni previste, il CESV Messina al lavoro per assistere le associazioni.
Dopo aver organizzato sette seminari che si sono svolti in tutto il territorio e ai quali sono intervenuti oltre duecento volontari e dopo aver partecipato a numerosi incontri informali, il Cesv Messina è ancora al lavoro per affiancare le realtà del Terzo Settore nelle attività prescritte dalla Riforma.
Tra i principali adempimenti, c’è quello dell’adeguamento degli Statuti al nuovo Codice del Terzo Settore da parte delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale iscritte ai registri regionali e da parte delle onlus iscritte alla specifica anagrafe dedicata. E c’è una scadenza: gli Statuti vanno modificati entro il 2 agosto per poter effettuare le modifiche in assemblea ordinaria, quindi con quorum (sia di presenze sia di deliberazione) più bassi. Dopo il 2 agosto, le associazioni potranno comunque fare le modifiche statutarie ma in assemblea straordinaria.
“È opportuno – spiega il direttore del Cesv Messina, Rosario Ceraolo – ricordare a tutti che gli adeguamenti degli Statuti sono necessari per potersi iscrivere al registro unico nazionale del Terzo Settore, quando verrà istituito, ed acquisire la qualifica di ETS (Ente del Terzo Settore)”. Per informazioni e supporti, basta mandare una mail a consulenza@cesvmessina.it.
“Essere ETS – aggiunge il presidente Santi Mondello – è fondamentale perché rappresenta la possibilità di ottenere le agevolazioni previsto dalla legge per tutti gli enti senza scopo di lucro, che perseguono fini solidaristici, civici e di utilità sociale e che svolgono attività di interesse generale”. Si tratta di agevolazioni quali l’accesso al 5×1000, la partecipazione a bandi dedicati, sia nazionali sia regionali, sia del Fondo sociale europeo e di altri finanziamenti europei, l’opportunità di fare attività di co-progettazione con gli enti locali, facilitazioni per il credito e per le raccolte fondi.
“Si entra a far parte di un sistema – conclude il vicepresidente Ennio Marino – che è stato pensato per poter dare maggiore visibilità e maggiori competenze a tutto il mondo del volontariato, un modo per rendere sempre più efficaci il tempo e le azioni che, gratuitamente e liberamente, tanti cittadini riuniti in associazioni mettono a disposizione della comunità”.

Silvia Gheza