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“Benessere” e “Pianeta” al centro della prima giornata di EsserCi Festival

Dopo la mattinata, che ha visto una platea commossa dalle testimonianze portate dagli speaker, la 1^ giornata di EsserCi Festival è proseguita con le tavole di contaminazione.

Diversi e intensi gli interventi alla tavola dedicata alla parola “benessere” e moderata da Floriana Riso (Normanno).

Padre Nino Basile (Direttore Caritas Diocesana Messina, Lipari, S. Lucia del Mela) è intervenuto partendo da una domanda: “come stiamo?”. E ha proseguito sottolineando i tanti problemi attuali: la povertà, le dipendenze, le disuguaglianze, le condizioni degli anziani.

Per la dott.ssa Patané (responsabile neuropsichiatria infantile Asp Messina) dopo il Covid, che ha funzionato come un detonatore del disagio, “oggi è venuta meno o è diminuita la capacità di relazionarci in presenza. Il contesto, l’ambiente, il mondo che ci circonda influenzano la nostra saluta mentale e quindi il nostro benessere. Per questo occorre lavorare bene sul piano educativo nei primi tre anni di vita e in adolescenza.

Per Alessandro Seminati (Direttore CSVnet) è necessario avere la consapevolezza che “il volontariato è un antidoto all’isolamento. È un capitale sociale per la nostra società. In questo senso fare volontariato in una delle tante organizzazioni significa entrare in relazione con altri e l’opportunità di apprendere alcune competenze fondamentali”.

Daniela Milano (portavoce del Gruppo messinese della campagna nazionale “Mettiamoci in gioco”) ha illustrato l’attività del gruppo esteso di organizzazioni e istituzioni che si occupano di questi problemi in Italia.

A conclusione le speaker Alessandra Calafiore, Assessora ai Servizi sociali e al Volontariato del Comune di Messina, e Caterina La Rocca, esponente della Rete degli studenti medi di Messina. Esperienze, intuizioni, obiettivi a confronto. Dall’istruzione alla sanità, dagli spazi comuni alle infrastrutture, la conclusione è: “Non restiamo a guardare. Costruiamo un futuro qui”.

Molto partecipata e seguita anche la seconda tavola dedicata alla parola “pianeta” e moderata da Barbara Turati (TCF Tv).

Nello Cutugno (presidente onorario Pro Loco Capo Peloro) ha sottolineato come la sostenibilità sia un’azione fondante del terzo settore e come la Pro Loco in particolare sia stata e sia tuttora uno strumento che ha consentito di far conoscere e fiorire un luogo poco valorizzato.

Christian Mangano (presidente Puli-AMO Messina) ha ricordato come “a partire da un malessere personale, un gruppo di persone hanno cominciato a “pulire” lo spazio pubblico, e dai pochi dell’inizio adesso sono in tanti che stanno insieme e hanno a cuore la città.

Cinzia Scaffidi (giornalista) ha spiegato l’importanza di una educazione “a tavola” perché “questo mondo non ha risorse sufficienti per l’avidità attuale”.

Infine Nicola Cicero (docente Chimica degli alimenti Dipartimento BIOMORF Università di Messina) ha descritto la diffusione delle plastiche a mare e l’utilità delle ricerche per valorizzare gli scarti dell’industria alimentare per produrre bioplastiche.

A seguire gli speech conclusivi. Valentina Cinnirella (Direttrice Osservatorio Bilanci Sostenibilità) ha sottolineato che il no profit per legge europea deve fare la rendicontazione sociale, deve rendicontare su temi ambientali, sociali e di governance. “E questo spingerà il non profit a cercare alleanze virtuose con il profit, aprendo nuovi e importanti scenari”. Francesco Greco (Comitato Ex Sanderson) ha ricordato la storia della Sanderson, ricordando come la bonifica da amianto e oli esausti infiltrati nel terreno sia indispensabile non solo per l’area direttamente interessata ma per tutta la città. “Si tratta – ha concluso – di creare un futuro del territorio condiviso con i residenti”.

 

Iria Cogliani