Giovedì 23 e venerdì 24 ottobre, prime due giornate del Festival, EsserCi propone, sempre al PalaCultura di Messina, 4 workshop tematici, due per pomeriggio, ognuno dedicato a quattro delle parole guida della manifestazione: Sostenibilità , Scelta, Rispetto e Coraggio. I partecipanti potranno scegliere a quali partecipare, prendendo parte attivamente a un laboratorio esperienziale e creativo. I workshop avranno luogo dalle ore 15:30 alle ore 17:30, presso il Palacultura “Antonello da Messina” e prevedono una presenza di non oltre 25 partecipanti.
La partecipazione è aperta tutti ma è preferibile iscriversi preventivamente compilando il modulo di iscrizione per prenotare i workshop a cui partecipare a questo link.
Gli speaker di giovedì 23

Marco Giunta – Sostenibilità
Sulla parola chiave “Sostenibilità” il workshop sarà condotto, da Marco Giunta, socio della Cooperativa Sociale Ecosmed e co-responsabile del brand Ecobuddy®, progetto di produzione di bioplastiche green a partire da scarti agricoli e agroalimentari), Marco Giunta interverrà sul tema “Rifiuto di guerra risorsa di pace”.
Classe 1997, Giunta è “emigrato di ritorno” (ha studiato Economia a Reggio e Milano prima di tornare in Sicilia). Con EcosMed partecipa al progetto Life RESTART (produzione di bioplastiche da scarti come le trebbie del birrificio e altri residui agricoli). È coinvolto nel rilancio del Polo “olivettiano” di Roccavaldina (ME): uno spazio che coniuga ricerca, formazione, produzione e comunità, ispirato alla visione dell’economia sociale e circolare. Con UniMe al Festival della Sostenibilità ha portato i risultati delle bioplastiche di Ecobuddy, e in “Green Design” ha condiviso il cammino tra design, scarto e rigenerazione.

Michela Gaffo – Scelta
Parola chiave “Scelta” per Michela Gaffo, responsabile Raccolta Fondi Fondazione Tender to Nave Italia, che guiderà i partecipanti su “L’Onda della Scelta: Costruire la Pace un’Azione alla Volta”.
Genovese per caso, cosmopolita per scelta, ha iniziato la sua carriera come pubblicitaria ed esperta di marketing, fino a decidere — nel 2003 — di passare “al lato chiaro della forza” e mettere le sue competenze al servizio del non profit. Da allora ha accumulato una lunga esperienza in organizzazioni di dimensioni e ambiti diversi, ricoprendo progressivamente ruoli di crescente responsabilità, fino ad arrivare alla direzione di tutte le attività di raccolta fondi. Dopo una parentesi nella progettazione digitale e nei servizi dedicati al terzo settore, oggi è Responsabile Raccolta Fondi della Fondazione Tender to Nave Italia, dove naviga ogni giorno tra metodo, passione e impegno concreto per trasformare visioni solidali in azioni reali.
Gli speaker di venerdì 24
Rosalba Pastena – Rispetto
L’incontro a cura di Rosalba Pastena, Fundraiser, comunicatrice e narratrice emotiva, condurrà, partendo dalla parole chiave “Rispetto” il workshop dal titolo “Germogli di Pace – Dalla parola al gesto: coltivare poesia, seminare rispetto, fare la pace“.
Fundraiser, comunicatrice e narratrice emotiva, ha fatto della parola, della relazione e della poesia il cuore del suo lavoro. Laureata in Scienze Storiche per la Cooperazione Internazionale, con un Master in Fundraising, Comunicazione e Management per gli Enti Ecclesiastici e le Organizzazioni Religiose, è una curiosa instancabile e “accumulatrice seriale” di corsi e percorsi formativi che arricchiscono costantemente la sua visione.
Da anni affianca il non profit in progetti di raccolta fondi, comunicazione e peopleraising, intrecciando metodo e ascolto. La sua cifra distintiva è la capacità di trasformare dati e strategie in narrazione autentica e poetica, capace di emozionare, coinvolgere e generare fiducia.
Convinta che le storie non siano soltanto strumenti, ma veri e propri ponti di senso, Rosalba Pastena le usa come fili che collegano persone, valori e comunità, accendendo quella scintilla che rende il dono non solo possibile, ma necessario e bello.
Amico Dolci – Coraggio
“Parlare di pace: il coraggio di dire, ascoltare, cambiare” questo il titolo del workshop condotto da Amico Dolci, Centro per lo Sviluppo Creativo Danilo Dolci
Amico Dolci, flautista di fama, docente al conservatorio di Palermo e figlio di Danilo Dolci, oltre all’attività concertistica si dedica intensamente alla ricerca educativa: dalla sperimentazione musicale con i bambini presso il Centro Educativo di Mirto (la scuola Sperimentale avviata negli anni ’70 dal Centro studi e iniziative di Danilo Dolci) ai corsi d’aggiornamento per insegnanti di scuola materna, elementare, media e superiore, alla fondazione di scuole di musica (a Palermo e Catania) sia per professionisti che amatori.
Obiettore di coscienza, ha svolto il suo Servizio civile presso il M.I.R. di Roma, impegnandosi attivamente nella creazione di concrete alternative alla guerra e in genere a tutte le forme di violenza, anacronistiche testimonianze di una pericolosissima (e oggi più che mai) tendenza all’autodistruzione “di massa”.
Fondatore dello ‘Studio Prima Musica’, centro creativo per una più ampia diffusione del “far musica”, tiene corsi e conferenze in Italia e all’estero sull’interpretazione e sull’educazione musicale, intesa anche come occasione per prendere maggiore coscienza di se stessi e potere così ascoltare, esprimersi, dialogare, non solo musicalmente, ma anzi nel senso più ampio possibile.
Ha inoltre pubblicato numerose sue composizioni, partecipato a diverse incisioni discografiche, ed è autore di materiale didattico per educatori e bambini della scuola dell’infanzia ed elementare. In qualità di formatore da anni svolge la sua attività animando diversi laboratori partecipando inoltre a diversi progetti Europei concernenti le problematiche dell’educazione alla pace (“Union Get Peace”, “Youth for Peace”, “Comenius”).
Anche in questo contesto, insieme al “Centro per lo sviluppo creativo – Danilo Dolci”, egli opera attraverso le metodologie dell’azione nonviolenta e l’attivazione di laboratori a ‘struttura maieutica’, in cui le specifiche competenze di ciascuno possano arricchire (in modo pluridisciplinare) sia quelle degli altri partecipanti che quelle del gruppo stesso: il quale diventa a sua volta, in ogni occasione, una nuova unità progettuale / operativa.

