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“Progetto Madagascar”: la fattoria educativa tra gli impegni in corso

Proseguono le attività dell’associazione “Progetto Madagascar”, organizzazione umanitaria indipendente, non lucrativa, di utilità sociale.

“Progetto Madagascar” si propone finalità di solidarietà sociale per migliorare e sviluppare le condizioni di vita di popolazioni del terzo mondo, in modo preminente del Madagascar, dove ha iniziato la sua opera. Non invia soldi ma interviene con progetti di lotta alla povertà.

Ha costruito scuole, ambulatori, dispensari e pozzi, rendendo operative le strutture attraverso le risorse umane locali e sostenendole con finanziamenti per mantenere le strutture. L’associazione effettua anche la sottoscrizioni di adozioni a distanza.

Dopo le numerose iniziative svolte a Messina per la raccolta fondi, come il Concerto di Primavera dello scorso anno, in questo periodo “Progetto Madagascar” si sta impegnando per l’acquisto di animali per la fattoria didattica per un progetto che coinvolge gli alunni che frequentano la scuola professionale ma anche le famiglie nell’apprendimento delle tecniche di coltivazione e di allevamento. Tra gli obiettivi c’è anche l’acquisto di altro terreno limitrofo al Centro per la coltivazione di riso necessario alla mensa scolastica.

“Nel Sud del Madagascar – spiega l’associazione – la siccità ha provocato una grande carestia durante il 2021. Le famiglie sono state costrette a sfamarsi con locuste e foglie di cactus. La nostra associazione ha sentito l’urgenza di provvedere con l’invio di acqua e viveri. Nel mese di novembre una spedizione partita dalla città di Antsirabe ha distribuito 14 tonnellate di viveri (riso, legumi, olio e acqua), raggiungendo 1000 famiglie poverissime nel sud profondo del Madagascar, nel distretto di Ambovombe Androy. In futuro speriamo di continuare periodicamente queste spedizioni supportando la popolazione”.

Si può sostenere l’associazione con donazioni, con l’acquisto di gadget, con la sottoscrizione di adozioni a distanza, con l’acquisto di bomboniere solidali, diventando socio sostenitore o devolvendo il 5 x mille.

Iria Cogliani