Gianluca Ginoble del trio Il Volo conquista la copertina del nuovo numero del magazine dei centri di servizio per il volontariato: il racconto in prima persona del ruolo nella sua carriera del mettersi a servizio degli altri, su e giù dai palchi internazionali e in famiglia, quando i tour finiscono. Inchiesta sull’attivismo ribelle: ultima generazione, guerrilla gardening, critical mass fanno parte del volontariato? inoltre: speciale sul terzo settore che agisce contro lo spopolamento delle aree interne e focus sul ruolo della cittadinanza attiva nello sviluppo di progetti di “citizen science”
“Lo scopo è sempre di fare del bene, di sviluppare un certo amore universale verso tutti, perché non sai quali battaglie il tuo pubblico sta affrontando. L’unico modo che conosco è quello di vivere una vita serena e tranquilla. Ognuno è fatto a modo suo e credo che le vere grandi malattie siano l’indifferenza e la cattiveria”. Così Gianluca Ginoble del trio Il Volo, protagonista insieme all’amato nonno della copertina del nuovo numero di VDossier, il magazine dei Centri di servizio per il volontariato.
Con un’intervista esclusiva la voce del baritono abruzzese arricchisce il racconto firmato VDossier, un racconto che porta alla luce un’Italia che si impegna per gli altri in maniera altamente eterogenea, con gesti che chiedono riconoscimento e valorizzazione istituzionale più che semplice riconoscenza: “Da anni diciamo a gran voce – ribadisce invece nell’editoriale il direttore responsabile Andrea Fanzago – che questi coraggiosi non possono più essere trattati da ancelle, da stampelle per istituzioni pubbliche sempre più in affanno e latitanti. O si cammina insieme, oppure il futuro sarà sempre più grigio. In questo travagliato 2023 o si co-progetta oppure si rischia di non andare da nessuna parte, così, sempre di più, ripetiamo in convegni, pubblicazioni, workshop. Insomma, o si gioca nella stessa squadra, seppur ognuno con il proprio ruolo, oppure la paziente cura del bene comune è destinata a fallire”.
Per gli approfondimenti dai Csv, in questo nuovo numero protagoniste le voci degli attivisti afferenti alle realtà che, per perseguire il proprio fine sociale, non disdegnano l’infrangere le regole: da Ultima Generazione ai cicloattivisti della Critical Mass, da chi pratica la Guerrilla Gardening a ribelli storici come don Antonio Mazzi, che nel 1984 occupò illegalmente l’odierna sede di Fondazione Exodus. Sempre nel nuovo numero approfondimento sulle ragioni di chi non ha voluto o potuto entrare nel Runts (Registro unico nazionale del terzo settore); Le difficoltà di oltre due milioni di caregiver italiani che, privi di qualsivoglia supporto, si prendono cura di persone non autosufficienti, spesso perdendo il lavoro. Chiude la carrellata degli approfondimenti, una panoramica sul manifesto del Csvnet “Fare bene insieme” che porta con sé, chiamando in causa il ruolo dei Centri di servizio per il volontariato, la proposta per lo sviluppo della capacità organizzativa, dei rapporti con nuove forme di attivismo, per la maggiore collaborazione con istituzioni e imprese, e la connessione di esperienze tra appartenenze diverse.
Tra le numerose interviste, il nuovo numero di VDossier ospita anche la voce di Andrea Sforzi, biologo e direttore del Museo di storia naturale della Maremma di Grosseto, e Gaia Agnello, ecologa esperta in conservazione della natura, in veste di presidente e vice presidente dell’associazione Citizen Science Italia, chiamati a commentare le opportunità, ma anche le difficoltà proprio dello strumento“citizen science” quale nuovo modo di fare scienza grazie anche all’impegno gratuito dei cittadini volontari.
Le riflessioni di scenario toccano su questo numero, invece, due orizzonti tra il teorico e il pratico: da una parte l’eventuale possibilità (o necessità) di calcolare il peso economico del non profit con metodo scientifico e dall’altra il ricostruire dove si sia arenata la misura di sostegno chiamata Reddito alimentare, di fatto inserita nella legge di Bilancio 2023, ma a oggi latitante nonostante due milioni di famiglie in Italia in condizione di povertà assoluta.
“Digitale per bene” quaderno pubblicato nello scorso mese di febbraio dall’impresa sociale TechSoup Italia in collaborazione con Percorsi di secondo welfare è protagonista altresì del focus on digitale, affiancato sulle pagine del nuovo numero da una nuova tappa del viaggio internazionale alla scoperta di come differenti culture, in differenti latitudini, interpretino il volontariato: questa volta tappa in Giappone dove forte responsabilità civica si intreccia a tradizioni culturali secolari, senza mai smettere di dialogare con spinte di rinnovamento sociale, capaci di cambiare la percezione.
Dalle vie e dai parchi parmensi fino all’entroterra sempre più spopolato delle Marche, le Storie di VDossier accompagnano i lettori nel cuore del progetto “Tangram – Cantieri creativi di comunità” con le sue cargo-bike a passo di “l.u.m.a.c.a”(Laboratorio urbano mobile per attività creative aperte), ma anche nei comuni isolati del Marchigiano, precisamente nella provincia di Macerata, dove il welfare sociale fornisce aiuti e servizi impiegando 1.500 persone, combattendo di fatto la morte sociale ed economica di vasti quanto periferici territori. A chiudere la sezione Storie, l’impatto che il mondo dello spettacolo e dello sport, da Fedez a Vialli, da Murgia a Mihajlović, ha sulla lotta allo stigma della malattia e sull’azione di chi nel non profit questa lotta porta avanti, da anni, lontano dai riflettori.
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Fonte: Ufficio stampa Vdossier