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Angeli sull’Asfalto e i giovani messi alla prova dell’UEPE di Messina

Si è concluso lo scorso 7 dicembre il Progetto “La vita che si fa strada” promosso dall’Ufficio Locale di Esecuzione Penale esterna di Messina, ammesso a finanziamento nell’ambito della programmazione dipartimentale 2023-2025, avviato lo scorso 27 aprile e affidato dalla Direzione dell’UEPE, per la sua realizzazione, all’Associazione Angeli sull’Asfalto non nuova a questo tipo di collaborazione. 

Lucilla Barbasini, Presidente, della realtà associativa, ha espresso la personale soddisfazione per le attività progettuali che hanno riscontrato un crescente interesse nei partecipanti, tutti giovani messi alla prova in carico all’UEPE di Messina, ricavabile sia dalle presenze che dall’attenzione costante e crescente per i contenuti dei moduli che hanno trattato il tema della sicurezza e dell’incidentalità stradale.

Si è trattato di un percorso formativo integrativo, ai tradizionali lavori di pubblica utilità, che ha consentito di stimolare nei giovani utenti una significativa riflessione, rispetto alla sicurezza stradale e aumentare la consapevolezza sulle regole di condotta alla guida e sulle possibili conseguenze di una loro trasgressione. Il percorso è stato vissuto come un’opportunità di “riparazione” e di “riconciliazione” con la Comunità. E’ stata riconosciuta da tutti i ragazzi segnalati, che hanno partecipato all’iniziativa mettendoci il cuore, l’utilità del percorso progettuale all’interno del quale hanno ritrovato e sperimentato il senso di appartenenza, la rivalutazione di sé e dell’altro nonché, il valore supremo della vita.

Fondamentale la presenza dell’UEPE e dell’istituzione, il supporto, per la realizzazione delle iniziative progettuali di tutte le figure professionali coinvolte, i relatori individuati tra Responsabili di Servizi territoriale di cura, Polizia stradale e municipale, esperti della tematica, responsabili e volontari di Associazioni del terzo settore, che hanno già assicurato la disponibilità per l’edizione 2024 del progetto con il proposito di includervi una rosa di beneficiari (giovani messi alla prova) quanto più numerosa possibile.

Silvia Gheza