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Un progetto per un buon uso dei fondi per la democrazia partecipata in Sicilia

Venerdì 19 marzo alle ore 15:00 su Google Meet (link: meet.google.com/ftz-opvq-apo) il laboratorio di monitoraggio civico Libellula presenta il sito e i dati raccolti sui 390 Comuni siciliani nell’ambito del progetto Spendiamoli Insieme, nato per promuovere un buon uso dei fondi per la democrazia partecipata in Sicilia.

Questi fondi, circa 4 milioni di euro ogni anno, sono previsti dalla legge regionale 5/2014, che obbliga i Comuni a utilizzare forme di democrazia partecipata e così coinvolgere i cittadini nella scelta dei progetti da realizzare. La legge prevede anche che i Comuni che non spendono i fondi devono restituirli alla Regione. Secondo i dati a disposizione circa la metà dei Comuni siciliani oggi non li utilizza.

La democrazia partecipata rischia di essere così un’occasione sprecata.

Spendiamoli Insieme nasce per promuovere un buon uso dei fondi disponibili e per raccontare le storie delle comunità locali che li spendono “insieme” e “bene”.

Il sito web del progetto, online dal 19 marzo su www.spendiamolinsieme.it, mostra e analizza oltre 1500 documenti ufficiali e 300 articoli di stampa che raccontano come sono stati spesi (o non spesi) dal 2016 ad oggi i circa 4 milioni di euro messi a disposizione ogni anno dalla legge regionale sulla democrazia partecipata.

Durante la presentazione saranno presentate le prossime azioni del progetto, finalizzate al coinvolgimento nei territori, specie in quelli in cui oggi si registra una mancata spesa, di cittadinanza e associazioni per collaborare con i Comuni per una buona spesa delle risorse disponibili.

Il laboratorio Libellula (libellulalab.it) mette a disposizione dei propri partecipanti strumenti, metodi e competenze per effettuare azioni di monitoraggio civico della spesa pubblica. Oltre al progetto “Spendiamoli Insieme”, il laboratorio è impegnato nel monitoraggio di un appalto pubblico dell’Università di Messina tramite stipula di un Patto di Integrità avanzato e collabora col Comune di Palermo per la realizzazione del Piano Locale di Governo Aperto della città.

Giuseppe D'Avella