Hanno dai 19 ai 29 anni. Tra i titoli di studio, dal diploma, liceo linguistico, classico, scientifico, elettronica e telecomunicazioni, alla laurea, in Scienze del servizio sociale, Psicologia Architettura.
Sono i sette giovani impegnati nel progetto di servizio civile “Fare comunità” organizzato e realizzato dal Centro Servizio al Volontariato di Messina e dedicato alla promozione del valore dell’impegno volontario anzitutto tra le nuove generazioni.
Al servizio civile i Centri di servizio al volontariato attribuiscono un rilievo particolare. Non per caso, infatti, CSVnet, l’associazione nazionale che li riunisce, ha attivato uno specifico servizio di accompagnamento per supportarli nell’accreditamento all’Albo del servizio civile universale e nella progettazione e gestione operativa dei volontari. Tra i suoi compiti anche favorire lo scambio di esperienze tra i centri, con particolare riferimento alla formazione generale e al riconoscimento delle competenze.
“Fare comunità” – che è stato avviato a febbraio e ha la durata di un anno – si sviluppa prevalentemente nei territori di Milazzo e di Messina. “Ma certamente – dichiara il presidente del Cesv Santi Mondello – avrà effetti positivi, che già stiamo cominciando a registrare – in tutto il territorio di nostra competenza”. Ai sette giovani in servizio civile il Cesv sta fornendo assistenza e guida, la possibilità di fare esperienza concreta giorno dopo giorno, e percorsi formativi sulle tematiche del Terzo Settore. Una marcia in più l’obiettivo di finalizzare le attività anche alla realizzazione di specifici prodotti di comunicazione che valorizzino le intuizioni creative, le conoscenze e le vocazioni dei diretti interessati.
“Si tratta – spiega la vicepresidente del Cesv Nuccia Formica – di un progetto che mette a sistema la nostra politica di coinvolgimento delle nuove generazioni con speciali opportunità di formazione e approfondimento. Puntiamo sui giovani offrendo loro la possibilità di conoscere il mondo del volontariato nelle sue molteplici sfaccettature e di formarsi in un ambito quello del terzo settore che offre diverse opportunità di crescita, di sviluppo e anche, per il futuro, di lavoro. E allo stesso tempo siamo convinti che le idee e la ‘visione’ di questi sette giovani sapranno indicare al Cesv anche nuove vie di relazione con il territorio”.