Duplice obiettivo quello della conferenza stampa che il CESV Messina ha tenuto lunedì 23, con la partecipazione del presidente Santi Mondello, del direttore Rosario Ceraolo e del vicepresidente Ennio Marino.
Per un verso, infatti, è stato presentato il nuovo sito web. Per altro verso, proprio con il sito, si è data una prima risposta ai fabbisogni del volontariato del Messinese che ha richiesto questo strumento mettendolo al primo posto tra i mezzi necessari da attivare per migliorare l’efficacia del reparto studi e documentazioni del Centro servizi per il volontariato. L’occasione, quindi, è servita anche ad illustrare le necessità emerse da un recentissimo sondaggio che il CESV ha realizzato per poter rispondere al meglio alla comunità di riferimento.
Comunità che è, peraltro, decisamente significativa. Il Centro opera per tutto il territorio del Messinese; ha sedi, oltre che nel capoluogo, anche a Milazzo, Barcellona Pozzo di Gotto, San Piero Patti, Tusa e Santa Teresa di Riva e ha censito circa trecento organizzazioni di volontariato, registrate e non.
La comunità è però decisamente superiore. “Si compone anche – come ha ricordato in conferenza Santi Mondello, presidente del Cesv – di tutti coloro che hanno o hanno avuto bisogno di un’azione di volontariato e di tutti coloro che hanno deciso o stanno decidendo se e come donare il proprio tempo liberamente in un qualsiasi servizio volontario. Si tratta, cioè, di migliaia di persone per le quali l’interesse verso il Terzo Settore può essere momentaneo o duraturo. Un insieme di interlocutori che hanno interessi, intenzioni e istanze assai diversi e che non sempre è facile raggiungere”.
Per questa ragione il Cesv Messina riconosce alla comunicazione il valore di strumento fondamentale per dare efficacia alla propria missione di “aiutare chi aiuta”. Da qui la realizzazione del nuovo sito (www.cesvmessina.org, l’indirizzo non cambia rispetto al precedente) che è un deciso “passo in avanti” nella comunicazione on line per accessibilità, chiarezza e completezza di contenuti e gradevolezza grafica, ma anche – e soprattutto – perché mette a disposizione di chiunque, associato o meno, risorse utili per il mondo del volontariato: dai recapiti (molti i cellulari) dei referenti sul territorio a molti moduli e vademecum, da quelli di adesione al Cesv a quelli di inserimento e permanenza nei Registri del Terzo Settore.
“Un modo molto concreto di affiancare i volontari, fornendo loro anzitutto la documentazione, i regolamenti, le normative, gli aggiornamenti, e, appunto, la modulistica che rappresentano l’ossatura organizzativa delle loro attività”, come ha sottolineato il vicepresidente Ennio Marino.
La struttura del Cesv, d’altronde, spende molto tempo a studiare le novità di legge, e, in associazione con CSVnet, è in interlocuzione costante sui temi del Terzo Settore con Governo e Parlamento nazionali, nonché con Giunta regionale e Ars. E degli esiti di questi studi e contatti fornisce informazioni in tutti i modi possibili affinché le notizie arrivino agli interessati. E, infatti, per fare un esempio, nel nuovo sito web c’è una sezione interamente dedicata alla Riforma del Terzo Settore. “Il mondo del volontariato – è stato ricordato in conferenza – è un mondo complesso e in continua trasformazione. Un mondo ricchissimo di volontà di impegno e consapevolezza, e allo stesso tempo, ovviamente, non sempre adeguatamente organizzato. È normale che sia così. Il volontariato non è fatto da aziende ma da persone che si mettono insieme per rispondere ad un bisogno che sentono diffuso e importante e per il quale non sembrano esserci sufficienti soluzioni già attive”.
Risulta dunque di importanza primaria che le informazioni raggiungano queste persone. Assieme al nuovo sito web, il Cesv è “fonte” di informazioni anche attraverso speciali, e popolatissime, chat, attraverso le pagine social, attraverso riunioni, seminari, incontri informali, sportelli informativi. Infine, è in preparazione la nuova newsletter, con un template più snello e una offerta di notizie e informazioni più chiara e leggibile.
“In questo percorso di comunicazione è insostituibile il contributo della stampa, cartacea, web, televisiva e radiofonica. Proprio perché il volontariato è frammentario e ‘fluido’ – ha concluso in conferenza il direttore Rosario Ceraolo – senza l’intervento dei giornalisti e delle testate giornalistiche si rischierebbe di vanificare del tutto o in parte l’efficacia dei servizi che il volontariato mette in campo a favore delle comunità del territorio”.
Non a caso, infatti, sulla scorta del protocollo nazionale con l’Ordine dei giornalisti, il Cesv Messina realizzerà entro l’anno, in collaborazione con CSVnet, un percorso formativo, valido ai fini dei crediti formativi obbligatori, dedicato al giornalismo sociale.