In attuazione di quanto previsto dal D.P.C.M. 21 dicembre 2018, il Dipartimento per la funzione pubblica ha emanato il presente avviso pubblico, rivolto ai comuni capoluogo e città metropolitane, per la selezione di progetti sperimentali di innovazione sociale nell’ambito di un Programma triennale, finalizzato a rafforzare la capacità delle pubbliche amministrazioni di promuovere nuovi modelli e approcci per la soddisfazione di bisogni sociali, con il coinvolgimento di attori del settore privato.
I soggetti beneficiari/proponenti presentano la domanda di ammissione al finanziamento e la relativa proposta progettuale a partire esclusivamente dall’Intervento I – Studio di fattibilità e pianificazione esecutiva.
Scadenza domande di ammissione al finanziamento INTERVENTO I: 31 maggio 2020.
I progetti devono presentare un insieme coordinato di attività dirette al miglioramento della qualità dei servizi e del benessere dei cittadini per la realizzazione di interventi che possono coinvolgere più politiche pubbliche nelle seguenti aree indicate dall’articolo 3 del d.P.C.M.:
a) inclusione sociale da intendersi come attività finalizzate al miglioramento delle condizioni di inclusione sociale dei gruppi svantaggiati o vulnerabili quali, ad esempio, protezione e recupero di donne vittime di violenza, interventi a favore dei giovani, campi estivi per minori, integrazione delle persone con disabilità, rientro nel mondo del lavoro di soggetti svantaggiati;
b) animazione culturale da intendersi come attività volte a favorire la produzione e/o la fruizione di iniziative in ambito culturale e/o formativo, che coinvolgano individui, piccoli gruppi e comunità, anche relativamente a vecchi e nuovi saperi, con particolare attenzione al recupero delle periferie urbane; c) lotta alla dispersione scolastica da intendersi come attività mirate alla prevenzione e contrasto di situazioni che determinano l’evasione dell’obbligo scolastico, gli abbandoni prima della conclusione del ciclo formativo, le ripetenze, le frequenze irregolari e i ritardi rispetto all’età scolare.