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Next Generation EU e PNRR: il terzo settore partner strategico delle amministrazioni

Il Next Generation Eu, dopo l’introduzione dell’euro è probabilmente il passaggio più importante della storia recente dell’Unione europea. È a partire da questa importante consapevolezza che, venerdì 21 ottobre nella sala del CESV Messina, si è tenuto l’incontro dal tema “Inclusione sociale e Politica di Coesione 2021-27, PNRR e Fondi Strutturali: le opportunità per il Terzo settore”.

Piero David e Giacomo D’Arrigo, autori di “Next Generation Eu e PNRR italiano. Analisi, governance e politiche per la ripresa”, edito da Rubettino, nel presentare la loro pubblicazione hanno esplorato le molteplici opportunità derivanti da questa importante immissione di risorse economiche al seguito dell’emergenza pandemica che ha rappresentato certamente un “cigno nero”. Le misure proposte dal Next generation EU rappresentano il “Cigno bianco” da cui ripartire dopo la fase dell’emergenza pandemica, pur rimanendo consapevoli delle ulteriori emergenze emerse.

L’incontro promosso dal CESV Messina, dopo i saluti del Presidente Santi Mondello che ha ringraziato i relatori e i volontari presenti sia in sala che da remoto, è stato introdotto dal direttore Rosario Ceraolo che ha spiegato perché le misure del Piano di ripresa e resilienza (PNRR) che rappresentano l’attuazione italiana del Next generation EU, sono di interesse per il volontariato ed il terzo settore. “Siamo consapevoli che le misure non saranno direttamente gestite dal terzo settore – ha affermato Ceraolo – tuttavia questo non esclude una funzione che va dalla co-programmazione e la co-progettazione alla promozione di azioni di advocay e monitoraggio civico, in adesione a quelli che sono i nuovi strumenti che gli ETS hanno a disposizione anche alla luce delle norme previste nel Codice del terzo settore”.

È emersa dalla parole di D’Arrigo e David la consapevolezza di una grande opportunità che non può essere persa e che certamente potrà avere nel terzo settore un partner importante e significativo, tuttavia sono emerse anche diverse criticità che i relatori non hanno nascosto: l’insufficienza di risorse umane qualificate nell’ambito delle pubbliche amministrazioni locali e regionali, l’instabilità politica delle stesse amministrazioni, le loro scarse competenze progettuali ed infine il sovrapporsi  di diverse misure PNRR ed il nuovo ciclo di programmazione europea 2021 – 2027. Si tratta di criticità che allo stesso tempo rappresentano una preziosa opportunità per il terzo settore per valorizzare le proprie competenze e potenzialità.

In questo solco si è inserito l’intervento di Patrizia Caruso, Responsabile Unità Resilienza di ActionAid Italia, Osservatorio Civico PNRR.  Caruso ha presentato l’Osservatorio civico, che nasce nell’ambito del programma Follow the Money – ideato all’interno del Festival della partecipazione 2020 – per monitorare la qualità e l’inclusività del processo decisionale di costruzione del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza e seguire la realizzazione dei progetti. Il progetto dell’Osservatorio aperto alla partecipazione della terzo settore e della società civile, che attualmente vede il coinvolgimento diretto di oltre 50 enti, è promosso da Action Aid, da Cittadinanza Attiva e Legambiente. Le parole chiave dell’Osservatorio sono trasparenza, partecipazione, accountability, concetti essenziali per giungere ad una definizione compiuta di monitoraggio civico da intendersi come attività di controllo sociale, verifica, raccolta di idee e proposte attuabili da parte di cittadine e cittadini singoli o in comunità.

Diversi interventi da parte del pubblico presenta ha sottolineato la carenza di informazioni per conoscere appieno le opportunità derivanti da questo strumento, sottolineando il ruolo che il Centro servizi può avere anche per il futuro per conoscere, monitorare e co-progettare.

Rosario Ceraolo