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S’inaugura mercoledì 22 il punto salute del “Palazzo delle Donne”

S’INAUGURA MERCOLEDÌ 22  IL PUNTO SALUTE DEL “PALAZZO DELLE DONNE”
AL FIANCO DEL CIRS, ENTE CAPOFILA, TERRA DI GESÙ, ARCIGAY, AMMI, IRIDE E EIMÌ

Messina – Appuntamento nella sede del CIRS in via Mons. Bruno 22 alle ore 18.00 di mercoledì 22 con la Messa di Natale e l’inaugurazione del Punto Salute che sarà benedetto da Mons. Cesare Di Pietro, vescovo ausiliare di Messina.

Dopo l’avvio dei Laboratori di teatro sociale già operativi per le ospiti del CIRS con la collaborazione dell’associazione ARB di Davide Liotta, ecco il secondo tassello del progetto del Palazzo delle Donne. Il Punto Salute, promosso dal CIRS, è stato realizzato con il supporto operativo delle associazioni Terra di Gesù onlus, Arcigay, Ammi, Iride e Eimì e la collaborazione del CESV Messina e ha come obiettivo la promozione della salute psico-fisica e sociale in particolare delle donne e dei minori, ma anche delle coppie e delle famiglie nella loro interezza. È in corso di definizione il calendario delle attività che comprendono i servizi di accoglienza, ascolto, visite mediche generiche, visite mediche specialistiche, orientamento tra i servizi del territorio, accompagnamento verso i servizi del territorio anche attraverso tutor educativi dedicati, counseling, sportello legale, sportello maltrattati e maltrattanti, ospitalità.

Le prestazioni saranno erogate in modo gratuito e saranno libere ed aperte anche agli stranieri senza permesso di soggiorno. Saranno garantiti l’anonimato, la riservatezza e il segreto professionale. Grazie alla disponibilità raccolta da diversi medici del territorio unitamente alla collaborazione dell’associazione Terrà di Gesù saranno assicurati i servizi di medicina generale, cardiologia, segretariato sociale, pediatria, psichiatria, psicologia, ginecologia, odontoiatria, radiologia, gastroenterologia, chirurgia e infermieristica.

Il “Palazzo delle Donne” – ricordano gli enti promotori – «rappresenta un centro in grado di intercettare i bisogni del territorio in materia di contrasto alla violenza sulle donne, ma si propone anche come laboratorio di azioni positive. L’approccio scelto, infatti, intende coniugare alle politiche di aiuto lo sviluppo dell’empowerment femminile quale “leva” irrinunciabile per una crescita condivisa dell’intera collettività».

Silvia Gheza