La scadenza per l’adeguamento degli statuti per gli enti del terzo settore con l’utilizzo di maggioranze semplificate slitta al 30 giugno 2020. La proposta approvata in Commissione Bilancio e Finanze in discussione del Decreto Crescita (dl 34/2019), prevede una proroga per bande musicali, organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus), organizzazioni di volontariato (Odv), associazioni di promozione sociale (Aps) e imprese sociali.
La modifica passerebbe con una deroga all’articolo 101, comma 2 del Codice del terzo settore che dovrà comunque fare ulteriori passaggi prima di essere convertita in legge, ma il suo annuncio suscita già diverse perplessità.
È di qualche settimana fa, infatti, la circolare ministeriale che ribadisce la necessità di adeguare lo statuto entro il 2 agosto solo per poter usufruire delle maggioranze semplificate in assemblea. Secondo la disciplina transitoria del Codice del terzo settore, quindi, Onlus, Odv e Aps possono allineare lo statuto alle indicazioni della riforma passando solo dall’assemblea ordinaria. Per chi volesse farlo successivamente, i quorum da rispettare saranno quelli rafforzati tipici delle deliberazioni straordinarie.
In un articolo di oggi su Il Sole 24 Ore, Gabriele Sepio osserva come le indicazioni della circolare ministeriale e l’emendamento proposto nel Decreto Crescita possano creare un “disallineamento con gli adempimenti connessi all’istituzione del registro unico nazionale del terzo settore”.
Se la scadenza per gli statuti dovesse slittare a giugno 2020, infatti, con molta probabilità il registro sarà attivo da prima, con un rischio caos nella fase di trasmigrazione. Come farebbero gli uffici del Runts a verificare i requisiti richiesti dal codice se molti enti non hanno ancora modificato i propri statuti? Tra le perplessità sollevate da Sepio, inoltre, la menzione di categorie non considerate particolari enti del terzo settore, come le bande musicali, e che non hanno accesso alle modalità semplificate previste per Onlus, Odv e Aps. Infine, il riferimento alle imprese sociali, il cui termine di adeguamento dello statuto è già scaduto lo scorso 20 gennaio.
“La possibile proroga al giugno 2020 per apportare le modifiche statutarie previste dalla riforma del terzo settore può essere utile solo nella misura in cui consenta al nostro mondo di uscire dalla situazione di incertezza legata ai tempi di attivazione del registro unico del terzo settore” così Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Terzo settore commenta l’approvazione di un emendamento al Decreto “Crescita” in un comunicato stampa. La Fischi sottolinea anche che in questi mesi molti enti hanno già provveduto a mettersi in regola o hanno già convocato le loro assemblee. “La proroga dei termini per le modifiche statutarie potrebbe anche avere una sua utilità – aggiunge la portavoce – solo se ancorata ai tempi di entrata in vigore del registro unico del Terzo settore. Diversamente una nuova scadenza slegata al funzionamento del registro rischia di introdurre ulteriori elementi di incertezza.”
Fonte: Cantiere terzo settore