Farà tappa anche nel Messinese la 19^ edizione di Libero Cinema in Libera Terra.
Promosso da Cinemovel e Libera Libero Cinema in Libera Terra è il Festival di cinema itinerante più longevo d’Italia. Parla di diritti universali contro mafie e corruzione. Ogni estate, dal 2006, il furgone di Libero Cinema attraversa la penisola montando lo schermo nelle piazze, nei parchi, nelle periferie, nelle terre e nei beni confiscati ai mafiosi e restituiti alla collettività per promuovere, attraverso la cultura, l’allargamento degli spazi democratici.
La cultura sveglia le coscienze
“È la cultura che dà la sveglia alle coscienze. Noi abbiamo la responsabilità della cultura e la cultura è responsabilità”, ci ricorda Luigi Ciotti, fondatore di Libera. E nel merito diceva Ettore Scola, presidente onorario di Cinemovel Foundation: “I più grandi nemici della mafia sono la cultura e la conoscenza. Il suo miglior amico è l’ignoranza. Proprio quella che vediamo diffondersi anche nel nostro paese come una nuova ideologia e per combatterla anche il cinema può fare la sua parte”.
Il programma 2024
L’edizione di quest’anno presenta 8 film che raccontano il tempo del lavoro, del viaggio, il tempo della cura e dell’ambiente. Dall’11 al 23 luglio, 11 sono le tappe che attraversano Calabria, Campania, Sicilia, Puglia, Marche, Liguria, Lombardia, Toscana. Tutte le date, i luoghi e i film a questo indirizzo.
La tappa messinese
Martedì 16 luglio per Libero Cinema in Libera Terra il grande schermo verrà montato nello spazio Icaros, bene confiscato alle mafie nella frazione di Mili Marina, in contrada Vallone. In collaborazione con Anymore Onlus e il partenariato di Icaros, il sostegno del Centro Servizi per il volontariato di Messina – CESV Messina ETS, della Cooperativa EcoSMed e della Parrocchia Sacra Famiglia del CEP, il cinema itinerante torna sul bene confiscato alle mafie di Mili Marina, un terreno a pochi metri dal mare che pian piano viene restituito alla comunità.
Il 16 luglio ingresso libero per la proiezione del film Gagarine di Fanny Litard e Jeremy Trouilh (Francia, 2020 – 97′), con Alséni Bathily, Lyna Khoudri e Jamil McCraven. Un racconto sull’importanza di proteggere le nostre radici e ciò che si ama. Girato a quattro mani da una giovane e un giovane regista, è una visione inedita delle periferie parigine, che qui si trasformano nel luogo dei sogni e della propria infanzia, un luogo da difendere a ogni costo.