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5xmille del 2023: nel Messinese quasi 2 milioni di euro per 659 enti

Sono 814 i soggetti dell’Area Metropolitana di Messina ammessi al riparto del 5xmille per il 2023. Ma solo in 659 superano la soglia minima e accedono alle risorse, per un totale complessivo di quasi 2 milioni di euro (esattamente 1.994.713,73).

Gli importi per ciascun ente però sono fissati in relazione a quante persone hanno destinato il proprio 5xmille e per quali somme e per questa ragione variano moltissimo, da pochi euro a decine di migliaia.

Tipologie

Degli 814 enti la parte del leone la fanno ETS e Onlus, che rappresentano il 62,8% del totale (si tratta di 512 realtà). Subito dopo – seppure distanziate – si attestano le ASD (associazioni sportive dilettantistiche) che sono 190. Poi vengono i Comuni, tutti i 108 dell’Area Metropolitana.

Il riparto effettivo delle risorse tiene fuori però – perché non hanno raggiunto la soglia minima – 99 ETS e Onlus, 48 ASD e 8 Comuni. La suddivisione finale per tipologia vede quindi accedere ai fondi 413 ETS e Onlus, 142 ASD, 100 Comuni.

A questi soggetti si aggiungono 2 enti per la ricerca scientifica, 1 ente per la ricerca sanitaria, 1 ente che opera nell’ambito dei beni culturali e paesaggistici. Non sono presenti enti gestori di aree protette.

Territori

Sotto il profilo della suddivisione territoriale, la città dello Stretto è – ovviamente – la più rappresentata, con 307 enti (di cui però 56 non accedono al riparto delle somme).

Seconda è Barcellona Pozzo di Gotto con 55 enti in elenco, terza è Milazzo con 39. Seguono Patti (24), Capo d’Orlando e Lipari (19 ciascuno), Santa Teresa di Riva (13) e Taormina (11). Meno di 10 enti, ma anche solo uno o due, in tutti gli altri territori.

Importi

Destinare il proprio 5xmille è una scelta fondamentale per ogni cittadino. E, dall’altro lato, essere destinatari del 5xmille di qualcuno significa non solo ottenere dei fondi, più o meno cospicui, ma anche avere un riconoscimento e un apprezzamento della propria attività.

Nell’Area Metropolitana l’associazione di solidarietà sociale Rogazionisti Cristo Re Onlus di Messina risulta essere l’ente più “scelto” (e ottiene 146.594,20 euro).

Subito dopo ci sono l’Anolf Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere OdV, sempre di Messina (con 78.866,76 euro), e il Tribunale del Consumatore di Patti (77.951,77 euro).

Poi ecco  l’Associazione pro bambini e adulti leucemici Onlus di Messina (33.795,06), l’Anffas Onlus (Associazione famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) di Patti (31.932,66), Sicilia solidale di Messina (27.373,38), Real.Pro APS di Messina (24.062,80), Associazione Amici degli animali Onlus di Barcellona Pozzo di Gotto (21.076,09), Provincia di Valdemone S.Agata in Sicilia (Ramo Onlus di ente ecclesiastico) di Messina (20.381,64).

Tra i 10 mila e i 20 mila ci sono 22 enti. E una sessantina ottengono tra 5 e 10 mila. Circa 120 ottengono tra 1000 e 5000 euro. Tutti gli altri hanno somme inferiori ai 1000 euro.

Tra le curiosità, ecco l’Università di Messina con 24.499,03 euro e il Consorzio interuniversitario di scienze fisiche applicate con 603,56 euro, che sono i due enti di ricerca scientifica presenti in elenco.

E ancora, l’unico soggetto che opera nell’ambito della ricerca sanitaria è l’Irccs Centro Neurolesi Bonino Pulejo cui vanno 16.788,55. E l’unico ente del settore dei beni culturali e paesaggistici è la Fondazione Robert Hawthorn Kitson di Taormina (77,8), che gestisce Casa Cuseni, Museo delle Belle Arti e del Grand Tour.

Iria Cogliani