“L’Esecutivo della Federazione Regionale delle Misericordie Siciliane esprime tutto il proprio disappunto e la propria delusione per la bocciatura da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana, nella seduta dello scorso 30 luglio 2024, dell’emendamento alla manovra di bilancio che destinava fondi alle realtà associative, ivi comprese le Misericordie, escluse dal servizio civile nazionale e che sono pertanto costrette a limitare i propri servizi in favore delle persone fragili e di territori disagiati”.
Comincia con queste parole la nota della Federazione regionale delle Misericordie Siciliane, firmata dal presidente Santi Mondello. Le Misericordie siciliane avevano già aspramente criticato la riduzione dei fondi per il servizio civile universale, un taglio che ha di fatto causato l’esclusione di numerosissimi progetti e contro il quale è stata realizzata anche una manifestazione di protesta.
“Ora la politica regionale – dice la Federazione – ha perso l’occasione di aiutare concretamente il volontariato siciliano. Eppure, in ogni circostanza, i nostri deputati hanno manifestato vicinanza al Terzo Settore, impegnandosi a profondere ogni energia per sostenerne le finalità e le attività”.
Invece, “il volontariato è stato bistrattato, mortificato e deriso ed è stato inferto un duro colpo a Misericordie, ANPAS, Salesiani e altre associazioni che vedono aumentate le loro difficoltà per servire meglio le persone sole, ammalati, anziani e bambini“.
Spiace anche – prosegue la nota delle Misericordie – “aver assistito ad una discussione in Aula che ha ridotto l’emendamento, tanto atteso da migliaia di volontari e da centinaia di associazioni siciliane, ai soli oratori. I nostri deputati devono sapere che dietro quell’emendamento, inopinatamente bocciato, c’è molto ma molto di più. Ci sono il sudore, il sacrificio, la fatica, la tenacia di donne e uomini che quotidianamente mettono a disposizione il loro tempo e la loro stessa persona per rendere migliore la nostra società“.
Con il voto contrario del giorno 30 luglio – conclude la nota – “è stato inferto un duro colpo, peraltro immeritato e inaspettato, a tutto il volontariato siciliano e, con esso, ai tanti siciliani che ogni giorno usufruiscono dei nostri servizi. Peccato! Speriamo che la politica regionale possa ritrovare, in fretta e senza indugio, quell’orgoglio che è proprio dei siciliani i quali, di fronte ai bisogni reali, non si sono mai tirati indietro. I bisogni non possono aspettare!“.
In evidenza foto © Luciano Bigazzi tratta da “Tanti per tutti”, archivio fotografico a cura di Csvnet e FIAF.