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EpiWE: in corso lo studio sull’impatto della violenza di genere sul Dna

Anche l’Asp di Messina coinvolta nella realizzazione del progetto di ricerca multicentrico  “EpiWE (Epigenetics for WomEn), epigenetica della violenza sulle donne: verso una prevenzione di precisione”, coordinato a livello nazionale dalla dr.ssa Simona Gaudi.

L’indagine è parte integrante dell’Azione Centrale del Ministero della Salute e sotto la responsabilità scientifica dell’Istituto Superiore di Sanità, è svolta in collaborazione con l’Università degli Studi di Salerno. L’ indagine è tesa a monitorare e misurare eventuali danni a medio e lungo termine sulla salute e benessere delle donne che hanno subito violenza.

Le modifiche al Dna causate dalla violenza sulle donne potrebbero essere ancora più estese di quanto emerso finora dagli studi scientifici, e scoprire fino a che punto si estendono e per quanto tempo perdurano queste “cicatrici” – scrive l’ISS – potrebbe essere la chiave per fare una prevenzione ‘di precisione’, che limiti al massimo l’insorgenza di patologie che potrebbero avere origine da un trauma o da una violenza subita. Questo l’obiettivo della fase multicentrica del Progetto EpiWe,

Il progetto EpiWE intende infatti costruire una banca dati in grado di rilevare l’insorgenza di patologie trasmissibili e non, con azioni centrali volte a prevenire e predisporre interventi di medicina di precisione a supporto delle donne vittime di violenza.

Tutte le donne interessate possono rispondere al questionario che si trova a questo link. Il questionario è rigorosamente anonimo. I risultati dell’indagine sono importanti sia per le attuali sia per le future generazioni.

In evidenza immagine tratta da Freepik

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Iria Cogliani