Oggi venerdì 20 giugno, alle ore 19.30, si celebrerà anche a Messina la Giornata Mondiale del Rifugiato indetta dall’ONU. Appuntamento nella Chiesa di Sant’Elia (Via S. Elia, 45 – Messina), Centro diocesano per la pastorale delle migrazioni, per pregare e riflettere sul fenomeno delle migrazioni forzate e sul dramma di tante persone costrette a scappare in cerca di protezione.
La Giornata Mondiale del Rifugiato si celebra il 20 giugno di ogni anno per commemorare l’approvazione, nel 1951, della Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
La Giornata di quest’anno verrà realizzata dall’Arcidiocesi di Messina Lipari S. Lucia del Mela con il contributo dell’Ufficio diocesano Migrantes e delle due Cappellanie etniche, quella filippina e quella srilankese.
“L’incontro sarà centrato sulla celebrazione eucaristica, pregheremo per quanti nel mondo si mettono in cammino alla ricerca di protezione e per i tanti che hanno perso la vita affrontando le diverse rotte migratorie. La liturgia sarà preceduta da uno spazio dedicato all’approfondimento e alla riflessione sulle migrazioni forzate, brevi interventi di chi, a vario titolo, è coinvolto in questo particolare ambito della mobilità umana”.
“Per la riflessione di quest’anno – scrive l’Arcidiocesi di Messina – abbiamo ripreso le parole di Papa Leone con l’intento di ribadire con forza e determinazione che ad ogni persona in fuga da guerra, persecuzioni, violenza o a motivo del cambiamento climatico, si deve garantire il diritto alla protezione; si deve offrire la possibilità di vie di ingresso legali e sicure verso i Paesi di destinazione; si deve tutelare il diritto a non dover emigrare, ossia la possibilità che possa vivere in pace e con dignità nella propria terra”.
Sono 123.2 milioni le persone che nel mondo alla fine del 2024 sono state costrette a fuggire dal proprio Paese a causa di persecuzioni, conflitti, violenze e violazioni dei diritti umani, 1 persona su 67 a livello globale. È quanto emerge dall’ultimo Rapporto Global Trends dell’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, presentato lo scorso 12 giugno. Negli ultimi dieci anni il numero di persone in fuga è più che raddoppiato. Rispetto al 2023 si è registrato un aumento del 6%, ossia 7 milioni di persone in più.
Alla fine del 2024 il numero di titolari di protezione internazionale in Italia era di 150.000, 207.000 quello dei richiedenti asilo e oltre 163.000 quello dei cittadini ucraini titolari di protezione temporanea. Circa 3.000 sono le persone apolidi presenti sul territorio italiano.