Entro il 30 settembre gli enti del Terzo settore e le Onlus che non abbiano effettuato l’iscrizione entro lo scorso 10 aprile, possono recuperare versando una sanzione di 250 euro. Si ricorda di inserire l’iban e che per il pagamento del 5 per mille 2022 è necessario farlo entro fine mese
Il 30 settembre prossimo è il termine per regolarizzare l’iscrizione al 5 per mille 2025 per gli enti del Terzo settore (Ets) e le Onlus che non abbiano presentato la relativa domanda entro il 10 aprile scorso. Sempre entro il 30 settembre gli enti beneficiari devono comunicare al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali i dati necessari per il pagamento delle somme assegnate e relative al 5 per mille 2022, pena la perdita del diritto a percepire il beneficio.
Si ricorda anzitutto che tale termine non riguarda gli enti che risultano iscritti:
- nell’elenco permanente degli enti del Terzo settore accreditati al beneficio già negli esercizi precedenti;
- nell’elenco aggiornato dei nuovi enti del Terzo settore iscritti al 5 per mille 2025 (i nuovi iscritti per il 2025).
Le organizzazioni iscritte in uno di questi due elenchi sono infatti già accreditate a pieno titolo al 5 per mille 2025.
Si ricorda, inoltre, che gli enti ad oggi iscritti al registro unico nazionale del Terzo settore (Runts) e che sono nell’elenco permanente sopra menzionato sono considerati accreditati al 5 per mille 2025 senza necessità di alcun ulteriore adempimento, anche qualora nell’elenco degli enti iscritti al registro unico nella colonna “5×1000” compaia eventualmente la scritta “NO”.
Il consiglio anche per tali enti è comunque quello di entrare in piattaforma, barrare ugualmente il campo “accreditamento del 5/1000” ed inserire l’Iban, di modo che il Ministero possa concretamente erogare le somme sul conto corrente.
Gli Ets (quindi gli enti già iscritti al Runts) che non si trovano né nell’elenco permanente né in quello dei nuovi iscritti per il 2025, hanno comunque la possibilità di rientrare nel beneficio purché abbiano dichiarato, o dichiarino, di volersi accreditare al 5 per mille (barrando nella piattaforma il campo “accreditamento del 5/1000” ed inserendo il codice l’Iban) entro il 30 settembre 2025, versando una sanzione pari a 250 euro, tramite modello F24 Elide (codice tributo 8115).
Allo stesso modo, gli enti che non sono ancora iscritti al Runts, possono rientrare nelle liste del 5 per mille 2025 purché abbiano presentato ad oggi istanza di iscrizione al registro unico, abbiano dichiarato o dichiarino di volersi accreditare al 5 per mille entro il 30 settembre 2025 versando la sanzione di 250 euro nelle stesse modalità sopra riportate. In tal caso, però, per poter essere ammesso al cinque per mille 2025 l’ente dovrà risultare iscritto al Runts entro il 31 dicembre 2025.
Allo stesso modo, le Onlus che non rientrino nell’elenco permanente delle Onlus accreditate e in quello delle Onlus iscritte per la prima volta al 5 per mille 2025, possono rientrare nel beneficio purché presentino l’istanza di accreditamento (utilizzando il modello apposito che si trova sul sito dell’Agenzia delle entrate) entro il 30 settembre, versando la sanzione di 250 euro, tramite modello F24 Elide (codice tributo 8115).
Per maggiori informazioni e chiarimenti sull’iscrizione al 5 per mille 2025 degli Ets e delle Onlus è possibile consultare la pagina dedicata sul sito del Ministero e l’articolo di Cantiere terzo settore “Iscrizione al 5 per mille 2025, ecco come fare”.
Fonte: Cantiere Terzo Settore
© Foto in copertina di Giorgio Locci, progetto FIAF-CSVnet “Tanti per tutti. Viaggio nel volontariato italiano”