Sette vincitori, tre menzioni speciali, una moltitudine di spettatori. Il “Premio EsserCi” vede sul palco e in platea, a Santa Maria Alemanna, momenti di grande commozione. E mille “grazie”. “Grazie” da parte dei premiati ai cittadini che li hanno candidati e votati e al CESV che organizza e promuove questo spazio in cui la riconoscenza verso l’impegno trova forme, colori, volti. E “grazie” da parte del CESV ai tanti intervenuti per la cerimonia, agli oltre 2000 cittadini che hanno scelto di esprimere le proprie preferenze nel voto online ma anche e soprattutto al mondo non profit per intero, a partire dalle associazioni che qui sono presenti.
“Il Premio EsserCi racconta emozioni. È fatto di emozioni”, sottolinea – sottolinea il presidente del CESV Santi Mondello. “È un modo, semplice e incisivo, di dare voce alla gratitudine della comunità per il mondo del volontariato, della solidarietà, di chi si scommette in nome di una società sempre più inclusiva, unita e responsabile. È il mondo al quale si guarda quando si hanno difficoltà, quando ci sembra di non trovare soluzioni. È un mondo che non giudica, ma aiuta. Che parla con i fatti più che con le parole. Qui lo celebriamo per intero attraverso le belle persone e le belle storie che salgono sul palco a ricevere il loro meritato riconoscimento”.
Ed ecco i vincitori – emozionati ed emozionanti – nella serata alla quale prendono parte tutto il Consiglio Direttivo e lo staff del CESV e che vede la conduzione di Gisella Cicciò e Eduardo Abramo e le “Letture di Pace” Cecilia Foti, Domenico Barba, Maria Andaloro, Alfredo Reni.
I vincitori
Rifugio Millemusi – LNDC sezione di Messina
Il Rifugio Millemusi della Lega Nazionale Difesa del Cane (LNDC), sezione di Messina, vince il Premio nella categoria “Ambiente e Natura”. Il Rifugio Millemusi è attivo dal 2010 a Castanea. La mission è accogliere, curare, proteggere e accudire i cani vaganti per assicurare loro un’adozione responsabile e conduce campagne di sensibilizzazione dedicate all’importanza della sterilizzazione e dell’iscrizione all’anagrafe canina al fine di contenere, prevenire e combattere il dilagante problema del randagismo.
AIPD Milazzo Messina APS
L’AIPD Milazzo Messina APS vince nella categoria “Arte, cultura e spettacolo” con il progetto “Storie di creta”, un laboratorio di ceramica nato con lo scopo di produrre oggetti di uso comune, ideati, progettati e realizzati dai ragazzi con sindrome di Down, che così possono esprimere la loro visione e affermare la propria identità. Piatti, brocche, vasi vengono utilizzati dalle famiglie nella vita di tutti i giorni, con un impatto positivo sull’autostima dei partecipanti, e, in alcuni casi, venduti per finanziare nuovi percorsi, creando così un vero e proprio circolo virtuoso di creatività e inclusione.
Obiettivo Persona Sempre ETS
Obiettivo Persona Sempre ETS, nata a Messina nel 2006, vince nella categoria “Diritti e inclusione” con il progetto, realizzato con il Museo Regionale Accascina di Messina, grazie al quale tre capolavori – il Polittico di Antonello da Messina, la Madonna della Lettera di Nunzio Rossi e il Nettuno di Montorsoli – vengono illustrati facendo ricorso ad alcuni strumenti della comunicazione aumentativa e alternativa al fine di renderli fruibili anche a chi ha difficoltà nel linguaggio. Il progetto rientra nell’ambito della linea PNRR “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura”.
AVULSS Barcellona P.G.
Associazione AVULSS Barcellona Pozzo di Gotto OdV, presente sul territorio da 40 anni, vince nella categoria “Giovani e Futuro” con il progetto “Cresciamo insieme” promosso in rete con due Istituti Superiori del territorio, l’Istituto Professionale “Enzo Ferrari” e la scuola IPSAA “F. Leonti”, e con l’Associazione “FRIDA”. Si tratta di un percorso di formazione continua in alcune classi dedicato all’emergenza femminicidio e violenza di genere. Con l’apporto di figure professionali si dà supporto ai ragazzi nell’educazione sesso – affettiva e nella gestione delle proprie emozioni.
LUTE Milazzo
La LUTE (Libera Università della Terza Età) di Milazzo, che da 15 anni opera lungo la fascia tirrenica della provincia di Messina, vince nella categoria “Invecchiamento attivo / Solidarietà intergenerazionale” per le diverse attività svolte anno dopo anno, dalle iniziative e approfondimenti nel campo dell’arte ai corsi di diritto, dai laboratori di uncinetto a quelli di informatica, dalle lezioni sulla conoscenza del territorio a quelle sulla salute.
ABC Amici dei Bimbi in Corsia
L’associazione ABC Amici dei Bimbi in Corsia vince nella categoria “Salute e Ricerca” con il progetto “Il Mare in Corsia” che ha trasformato il reparto di Pediatria del Policlinico di Messina in un ambiente a tema marino, per ridurre l’ansia e la paura dei piccoli pazienti. L’opera è stata realizzata dall’artista Silvio Irilli di Ospedali Dipinti in collaborazione con ABC che ha portato avanti dalla fine del 2024 una campagna di crowdfunding e ottenuto il supporto di enti e organizzazioni locali.
Mediterranea Eventi ASD
La Mediterranea Eventi ASD di Milazzo vince nella categoria “Sport e Benessere” con il progetto Allinparty, giunto quest’anno alla quinta edizione. Tre gli obiettivi principali raggiunti da Allinparty: l’avvio alla pratica sportiva di 39 ragazzi con disabilità, l’avvio di attività paralimpica da parte di 6 associazioni che svolgevano solo attività olimpica e il restyling della location che ospita la manifestazione, con gli adeguamenti per renderla accessibile.
Le menzioni speciali
Al fianco dei vincitori le tre menzioni speciali. A riceverle l’associazione “AlbaViva – Aurora e Alberto per tutti“, l’associazione Sara Campanella, la Lelat.
AlbaViva – Aurora e Alberto per tutti
Con grande commozione è stata accolta l’associazione “AlbaViva – Aurora e Alberto per tutti“, nata in memoria dei due fratelli, Aurora e Alberto De Domenico, scomparsi giovanissimi a pochi anni di distanza, e dedicata alla solidarietà “affinché il dolore si possa trasformare in atti concreti di amore e speranza”, come dicono i genitori dei due ragazzi, Marilena Pantò e Alessandro De Domenico. Già realizzate una serie di iniziative: il libro su Aurora, uno spettacolo di beneficenza al teatro Vittorio Emanuele, il torneo di Padel dedicato ad Aurora e attività di assistenza in case-famiglia. Tutte iniziative che hanno già aiutato realtà quali l’associazione Bucaneve e la compagnia Volere Volare.
Associazione Sara Campanella
E sono ancora emozioni intense alla Chiesa di Santa Maria Alemanna per la presenza della mamma di Sara Campanella, Maria Concetta Zaccaria. L’associazione Sara Campanella è attualmente in fase di costituzione per volere dei genitori e degli amici della giovane. Vittima di femminicidio, Sara è stata uccisa a 22 anni, il 31 marzo, da un giovane che si è poi tolto la vita in carcere. A Sara è stata dedicata un’autoambulanza della Misericordia di Messina, che porta il suo nome e reca scritto sulla fiancata la sua frase più rappresentativa “Mi amo troppo per stare con chiunque”. È stato dedicato il cortometraggio Fili invisibili”, diretto da Fabio Schifilliti e realizzato dagli studenti dell’Istituto tecnico tecnologico “Copernico” di Barcellona Pozzo di Gotto. Il 23 ottobre l’Università di Messina ha conferito a Sara Campanella la laurea in memoria del corso di laurea in “Tecniche di Laboratorio Biomedico” del Policlinico universitario di Messina, “un riconoscimento accademico, ma anche una tappa importante nel percorso verso la promozione di una cultura contro ogni forma di violenza di genere”.
Lelat
Infine un compleanno importante: la Lelat (Lega Lotta Aids Tossicodipendenza) ha compiuto quest’anno 35 anni di attività e di presenza sul territorio, offrendo speranza e opportunità di rinascita alle vittime della droga, nella ferma convinzione che i tossicodipendenti non siano da considerarsi “problema”, ma siano “persone che hanno un problema” e che possono essere accolte e accompagnate ad alleggerire il proprio fardello, ad ammettere le proprie fragilità, a riconoscere i propri errori e a scegliere la strada della liberazione, che conduce all’innamoramento per la vita. Sempre al passo con l’evoluzione delle forme di dipendenza nel corso del tempo, la Lelat ha sapientemente e pazientemente accompagnato negli anni decine e decine di giovani a diventare “donne e uomini liberi” e ha restituito loro dignità e rispetto.

