Patti educativi per i più giovani: dall’impegno del CESV Messina sul territorio al recente appello dell’Arcivescovo Mons. Accolla.
Le ragioni
Bambini e bambine, ragazzi e ragazze crescono in contesti che appaiono sempre più frammentati sul piano sociale e in cui agiscono non senza contraddizioni più educazioni. In questi contesti gli adulti e le istituzioni non riescono a trovare il tempo e le modalità necessarie per condividere strategie e risorse educative. E così talvolta finiscono col prevalere diseducazioni che manipolano efficacemente i desideri, i sogni, l’energia vitale dei giovani per fini economici o criminali.
Mancano luoghi e opportunità extra familiari in cui i più giovani possano incontrare adulti credibili in grado di fare proposte interessanti per la loro vita. Questo determina una frattura tra le generazioni che nuoce alla crescita e alla coesione sociale. Questo fenomeno è ancora più grave in alcune periferie e nelle aeree più interne della nostra provincia. È gravissimo lì dov’è forte e invadente la presenza di mentalità mafiose.
La scuola resta ancora un punto di riferimento necessario e importante per l’educazione e la formazione dei più giovani. Ma le scuole non possono fare tutto da sole e soprattutto gli insegnanti hanno bisogno di costruire alleanze forti e continuative nei contesti territoriali: con le famiglie e gli altri attori sociali.
Le azioni
Il CESV è da tempo impegnato sul tema delle nuove generazioni. Oltre a focus-group e incontri dedicati, oltre ai progetti di servizio civile universale, oltre al concorso annuale “Il libro siamo noi” (che in questi anni ha visto la partecipazione di centinaia di studenti e decine di scuole), il Centro ha rafforzato la propria attività istituzionali a sostegno del volontariato giovanile per la crescita del capitale sociale della comunità lanciando “Ri-generazioni Civiche”, programma intensivo di ricerca, accompagnamento e comunicazione per promuovere tra gli under 30 i diritti fondamentali dell’Unione Europea.
Inoltre, il CESV ha promosso con l’Ufficio scolastico regionale e provinciale un protocollo che stiamo perfezionando in questi giorni, per promuovere Patti Educativi fondati sulla co-responsabilità educativa e sul coinvolgimento del volontariato e degli altri attori del terzo settore.
I Patti educativi vogliono offrire, in particolare agli studenti delle scuole superiori, l’opportunità di vivere esperienze significative di impegno civile e di volontariato finalizzati al cambiamento e alla giustizia sociale.
Esperienze concrete di affiancamento accanto ai volontari, ma anche esperienze di approfondimento culturale e di studio per comprendere la complessità dei fenomeni sociali. Esperienze che aiutano a crescere e a maturare interessi e passioni civili.
La disponibilità
“Abbiamo letto con attenzione la recente nota dell’Arcivescovo e il suo appello a costruire Patti Educativi a favore dei più giovani”, dichiara il Presidente del CESV Messina Santi Mondello. E “ci auguriamo che l’autorevolezza di questo appello sia colta da tutte le istituzioni come un’occasione per mettere a sistema senza omologazioni le opportunità e le risorse educative”.
“È importante – aggiunge Mondello – che questo accada sapendo valorizzare la ricchezza delle differenti ispirazioni culturali e religiose trovando terreni comuni di impegno educativo nei principi e nei valori della nostra Costituzione: nel rispetto di ogni persona, nella libertà e nell’uguaglianza, nella tensione sociale e politica alla giustizia sociale”.
“Il CESV, con lo spirito di collaborazione e condivisione che ha contraddistinto la sua presenza sul territorio di tutta la nostra provincia in questi anni – conclude – è pronto a dare il proprio contributo“.
In evidenza foto © Marinella Zonta tratta da “Tanti per tutti. I volti del volontariato italiano“, archivio fotografico a cura di CSVnet e FIAF.