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Ri-generazioni civiche: giovani e terzo settore a difesa dei valori europei

Dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà, cittadinanza, giustizia, memoria e impegno. Sono i valori e le parole chiave a cui giovani e terzo settore messinese hanno dedicato la Giornata dell’Europa, la ricorrenza che ogni 9 maggio celebra lo storico atto di nascita di quella che oggi è l’Unione Europea.

Il CESV – Centro servizi per il volontariato Messina ETS e la LUdE – Libera Università dell’Educare, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Messina, hanno organizzato un evento pubblico diffuso, inserito nel programma “Ri-generazioni Civiche”, finanziato da ActionAid International Italia ETS e Fondazione Realizza il Cambiamento nell’ambito del progetto “THE CARE – Civil Actors for Rights and Empowerment” cofinanziato dall’Unione Europea.

Associazioni e giovani coinvolti

Tra i protagonisti della giornata enti di terzo settore di nuova costituzione e realtà associative attive da anni in città ma anche unioni di studenti. In poche parole, volti e storie di quella generazione di “giovani che cambiano il mondo” che il CESV Messina intende supportare e far conoscere alla cittadinanza e alle istituzioni. Perché per diffondere i valori della partecipazione e dell’attivismo civico tra i giovani c’è solo una via: partire dalle esperienze concrete.

Tra le prime a partecipare alla giornata l’associazione Terìa, dal malese “amicizia”, di recente costituzione, che riunisce e rappresenta giovani migranti che operano per promuovere inclusione, intercultura e tutela dei diritti di chi è costretto a lasciare il proprio paese per cercare fortuna o la sopravvivenza altrove. Sulla necessità di costruire una rete solidale attiva contro una politica che respinge e fa morire in mare le persone l’associazione era già intervenuta, lo scorso novembre, in occasione della presentazione del libro di Nancy Porsia “Mal di Libia. I miei giorni sul mediterraneo”, evento a cura del Centro Servizi per il Volontariato di Messina.

C’erano anche giovani rappresentanti del comitato territoriale di Arcigay “Makwan” Messina, attivo dal 1987 in città per la parità dei diritti, l’autodeterminazione, il superamento di stereotipi e pregiudizi nei confronti delle persone LGBTI e contro ogni forma di discriminazione. Nel 2009 l’associazione ha ottenuto il primo provvedimento contro l’omofobia del Comune di Messina e ha stipulato il primo protocollo d’intesa fra l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e l’allora Provincia di Messina. Tra i principali eventi organizzati lo Stretto Pride, il primo nel 2019, il prossimo il 20 luglio 2024.

C’era anche l’associazione Ionio, formata da un gruppo di ragazze e ragazzi dei villaggi della periferia sud di Messina che opera dal 2010 per salvaguardare i beni materiali e immateriali del territorio, prima fra tutti la Chiesa Normanna di Mili, la più antica di Sicilia, risalente ai primi anni 1000. Obiettivo dei loro interventi contrastare lo stigma nei confronti delle periferie e promuovere l’uguaglianza e la diversità nel territorio, sostenendo processi di partecipazione politica e sociale dal basso. Non a caso, l’associazione è impegnata anche nel Comitato Ex Sanderson, per la rifunzionalizzazione dell’ex area industriale per cui la Regione ha finanziato un maxi progetto senza coinvolgere le comunità locali.

Sono intervenuti anche le e i rappresentanti dell’associazione Puli-AMO Messina, nata nel 2015 dall’appello via Facebook di Christian Mangano a cui risposero Giancarlo Raffa e Daniele Mircuda, che si diedero appuntamento alla Passeggiata a Mare di Messina per raccogliere rifiuti ed erbacce. Da tre perfetti sconosciuti all’associazione il passo è stato breve, sempre nel segno della riqualificazione, della rigenerazione urbana ma anche della street-art. L’ultimo intervento, lo scorso 5 maggio, sul Belvedere “Mia Martini” della frazione di Pace. Prossimo impegno nei quartieri di Giostra, Camaro e Tremestieri, in sinergia con il partenariato composto dal Comune di Messina, dal CESV e dall’Associazione Ionio, nell’ambito del bando “Giovani e sostenibilità” promosso dalla Regione Siciliana.

Infine, c’era la Consulta giovanile del Comune di Messina, nata idealmente nel 2021 ma costituitasi solo nel luglio 2023, composta da 11 giovani provenienti da associazioni e comitati attivi sul territorio, con l’obiettivo di raccordare le istanze delle giovani generazioni e le istituzioni. Della Consulta giovanile fanno parte in qualità di rappresentanti delle rispettive associazioni: Concetta Costa della CNGEI Sezione Scout Messina; Myriam Vizzini per la Comunità Studentesca Universitaria Messina; Lorenzo Monteleone per la comunità onlus Messina; Aurora Falcone di “Orizzonte”; Denise Siracusa di “Morgana”; Emanuele Carlo dell’Unione degli Universitari di Messina; Antonio Urbano per ATREJU – La compagnia degli student; John Federico Bungaj  della Parrocchia San Domenico Dazio; Bonfiglio Gabriele dell’Associazione Culturale Michelangelo Trimarchi; e in rappresentanza delle scuole Rita Gemelli per l’istituto Basile. In qualità di componenti senza diritto di voto, ci sono, in rappresentanza del Comune, l’assessora Liana Cannata e la consigliera Rotondo.

Il racconto della giornata

Nell’atrio di Palazzo Zanca, dopo i saluti del delegato dell’assessora comunale alle Politiche Giovanili Liana Cannata e del direttore del Centro Servizi per il Volontariato Rosario Ceraolo, la professoressa Anna Pitrone, docente di Diritto dell’Unione europea dell’Università di Messina, ha ricostruito il quadro storico che ha portato al primo embrione di UE, sottolineando come l’Europa sia «un’unione di popoli, non solo di stati», e come i cittadini europei abbiano parecchi strumenti per esercitare e  tutelare i loro diritti sociali e civili. A seguire, le e i giovani di alcune associazioni cittadine hanno proposto le loro personali riflessioni su alcuni di questi diritti nello spazio Saraj, bene confiscato alla mafia di via Citarella.

Korka Barry dell’associazione Teria ha affrontato il diritto alla dignità, uno dei capisaldi della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, chiedendosi, provocatoriamente: «Si può parlare di dignità in un posto in cui immigrare è visto come un crimine, in cui l’accoglienza è riservata solo ai minorenni, in un’Europa che continua a discriminare alcune persone in base alle loro origini?».

Di libertà, invece, ha parlato Nino Italiano di Arcigay Messina Makwan che ha declinato il diritto alla libertà non in senso individualista ma nel senso più inclusivo del termine, spaziando dalla censura all’aborto, dai diritti LGBTQ+ alle manifestazioni studentesche, per finire con un appello contro l’indifferenza: «Lottiamo perché nessuno dovrebbe trovarsi in una situazione privilegiata a svantaggio di un altro e perché nessuno dovrebbe avere paura di essere chi è e di amare chi ama».

L’uguaglianza è stata il tema dell’intervento di Martina Barbagallo dell’associazione Ionio, che ha sottolineato come nella realtà si tratti ancora troppo spesso di un traguardo da raggiungere «soprattutto in territori che subiscono una marginalizzazione come quelli di Messina Sud, troppe volte etichettati e trattati come quartieri emarginati a causa di stereotipi che escludono i nostri giovani e anziani dalle politiche sociali, perpetrando discriminazioni ed esclusione sociale».

Alle giovani volontarie Martina Isaja, Maria Mortelliti, Antonella Pistoni, Olga Zanghì del Servizio Civile del CESV il compito di riflettere sul valore della solidarietà intesa come collante per la società e occasione di coesione e benessere dei territori, grazie all’azione dei singoli ma più ancora di associazioni e organizzazioni di volontariato, «cuore pulsante delle comunità».

Del significato e dei possibili risvolti della cittadinanza attiva hanno discusso Aurora Falcone della Consulta giovanile del Comune di Messina e Marco Pignataro dell’associazione Puli-AMO Messina, che hanno sottolineato come la partecipazione dei giovani alla vita pubblica non sia «solo un diritto ma anche un dovere», per incentivare «senso di responsabilità e appartenenza alla comunità». «L’invito che facciamo oggi ai giovani – ha concluso la presidente della Consulta Giovanile – è di entrare in contatto con le istituzioni per poter contribuire alla crescita della cittadinanza, garantendo così la costruzione di un futuro migliore per tutti».

Di memoria e impegno si è parlato attraverso gli interventi della referente regionale di Libera Tiziana Tracuzzi e della professoressa Lidia Lo Schiavo, docente di sociologia dell’Università di Messina, che hanno ricordato il doppio anniversario che rende il 9 maggio una data ancora simbolica, non solo a livello europeo ma anche nazionale e regionale: il ritrovamento del corpo di Aldo Moro e l’uccisione di Peppino Impastato.

«In questa data così importante per i cittadini europei, italiani e siciliani – concludono il direttore del CESV Rosario Ceraolo e Salvatore Rizzo della LUdE – abbiamo respirato gioia di vivere e lottare, ci siamo riempiti gli occhi di sorrisi e ascoltato parole preziose dei giovani su diritti, valori, memoria e impegno. Il nostro lavoro di ascolto e affiancamento alle nuove generazioni con il progetto “Ri-generazioni civiche” continua, per conoscere e far emergere esperienze, anche piccole, che gruppi di under 30 stanno realizzando nel Messinese per promuovere diritti civili, inclusione sociale e tutela ambientale».

Ri-generazioni civiche

Il progetto “Ri-generazioni civiche” propone una serie di incontri nella Città Metropolitana di Messina per conoscere e far emergere esperienze, anche piccole, che gruppi di giovani under 30 stanno realizzando per promuovere diritti civili, inclusione sociale e tutela dell’ambiente. Durante gli incontri si comincerà a costituire un gruppo operativo di coordinamento formato da ragazze e ragazzi, italiani e di origine straniera, sempre under 30. Insieme ad esperti, lavoreranno per trasformare le suggestioni e gli spunti provenienti da tutti i coetanei intercettati in una campagna di poster art sui diritti tutelati dalla Carta dell’Unione Europea.

Per segnalare un’esperienza giovanile da valorizzare o candidarsi a partecipare al gruppo operativo di coordinamento, è possibile contattare i referenti di progetto Antonia Ragusi (tel 335 1088475, promozione@cesvmessina.org) e Salvatore Rizzo (tel 320 5697080, salvorizzo@me.com).

“Ri-generazioni Civiche”, a cura di CESV Messina e LUdE, è finanziato da ActionAid International Italia ETS e Fondazione Realizza il Cambiamento nell’ambito del progetto “THE CARE – Civil Actors for Rights and Empowerment”. THE CARE mira a promuovere, proteggere e far rispettare i Diritti e i Valori dell’Unione Europea con un approccio fondato sulla partecipazione dei/delle portatori/trici di diritti e sull’empowerment degli/delle stessi/stesse nel rivendicare i propri diritti. Il progetto coinvolge 70 realtà attive in tutta Italia, creando così una rete del cambiamento in grado di ascoltare e rispondere ai bisogni specifici e concreti di ogni territorio e comunità.

Il contenuto di questa comunicazione rappresenta l’opinione degli autori che ne sono esclusivamente responsabili. Né L’Unione europea né l’EACEA possono ritenersi responsabili per le informazioni che contiene né per l’uso che ne venga fatto. Analogamente non possono ritenersi responsabili ActionAid International Italia E.T.S. e Fondazione Realizza il Cambiamento.

 

Iria Cogliani