La Legge 8 agosto 1985, n. 431, meglio conosciuta come Legge Galasso, dal nome del proponente Giuseppe Galasso, Sottosegretario per i Beni culturali e ambientali, ha rappresentato una pietra miliare nella tutela del paesaggio e dell’ambiente in Italia. Quest’anno, nel 2025, si celebrano i 40 anni dalla sua emanazione, un’occasione importante per riflettere sull’impatto e l’evoluzione di questa normativa.
A San Piero Patti (Messina), l’8 agosto 2025, si terrà la Giornata di Studi “Tutela delle zone di particolare interesse ambientale. 40 anni della Legge Galasso” promossa dal Comune all’interno del festival “ri-generazioni – voci, storie e futuri possibili”(dettagli in locandina).
I tanti convegni, seminari, appuntamenti di studio – scrivono i promotori – sottolineano l’attualità e la rilevanza della Legge Galasso, che continua a essere un punto di riferimento essenziale per la gestione e la valorizzazione del paesaggio italiano.
Legge Galasso e zone tutelate
Prima della Legge Galasso, la tutela paesaggistica era affidata principalmente alla Legge n. 1497 del 1939, che aveva una concezione più “estetizzante” del paesaggio, focalizzata sulle bellezze naturali. La Legge Galasso ha introdotto un cambio di paradigma, estendendo la tutela a intere categorie di beni ambientali “ex lege” e “sine die”, ovvero per legge e senza limiti di tempo, imponendo vincoli paesaggistici su vasta scala.
Le zone di particolare interesse ambientale tutelate dalla Legge Galasso includono, tra le altre:
- Territori costieri entro una fascia di 300 metri dalla linea di battigia.
- Territori contermini ai laghi entro una fascia di 300 metri dalla linea di battigia.
- Fiumi, torrenti e corsi d’acqua e le relative fasce di 150 metri per riva.
- Montagne sopra i 1600 metri nelle Alpi e 1200 metri nell’Appennino e nelle isole, e le aree circostanti.
- Ghiacciai e circhi glaciali.
- Parchi e riserve nazionali o regionali e i territori di protezione esterna dei parchi.
- Territori coperti da foreste e da boschi, anche se percorsi o danneggiati dal fuoco.
- Aree assegnate alle università agrarie e le zone gravate da usi civici.
- Zone umide incluse nell’elenco di cui al D.P.R. 13 marzo 1976, n. 448.
- Vulcani.
- Zone di interesse archeologico.
Questi vincoli impongono l’obbligo di ottenere una specifica autorizzazione paesaggistica prima di procedere con interventi edilizi, infrastrutturali o urbanistici in tali aree, con l’obiettivo di prevenire danni irreparabili al paesaggio e garantirne la conservazione.
Impatto della Legge Galasso
La Legge Galasso ha rappresentato un passo fondamentale per la tutela del patrimonio paesaggistico italiano, ponendo le basi per un sistema di protezione più organico e rigoroso. Ha colmato lacune normative preesistenti e ha innescato un processo di crescente consapevolezza sull’importanza della salvaguardia ambientale.
Nel corso degli anni, la normativa è stata integrata e in parte superata dal Codice dei beni culturali e del paesaggio (D. Lgs. 42/2004), che ha raccolto e coordinato le disposizioni precedenti. Il Codice ha mantenuto i principi cardine introdotti dalla Legge Galasso, definendo ulteriormente le aree di notevole interesse pubblico e le modalità di tutela.
Successive modifiche, come il DPR 31/2017, hanno introdotto semplificazioni per interventi di lieve entità, cercando di bilanciare la necessità di tutela con le esigenze di sviluppo e manutenzione. Nonostante queste evoluzioni, i principi fondamentali introdotti dalla Legge Galasso rimangono alla base dell’attività di tutela dei beni paesaggistici in Italia.
I 40 anni della Legge Galasso
In occasione del quarantesimo anniversario della Legge Galasso, numerosi eventi e convegni sono stati organizzati per fare il punto sulla Legge Galasso. Ad esempio, a Firenze si è tenuto nel dicembre 2024 un convegno sul tema “La cartografia a supporto della tutela paesaggistica – 40 anni dopo il Decreto Ministeriale Galasso”, per riflettere sull’efficacia degli strumenti normativi e operativi.
L’Ordine dei Geologi del Lazio, insieme alla Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA), ha organizzato per il 14 marzo 2025 a Roma il convegno “Tutela delle zone di particolare interesse ambientale. 40 anni della legge Galasso”, evidenziando l’importanza e l’applicazione di questa legge a distanza di quattro decenni.
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