Partiranno il 14 febbraio, in occasione della Festa degli Innamorati, gli incontri presso Istituti Scolastici del Territorio della campagna di informazione sulle malattie sessualmente trasmissibili denominata : TestiAMOci.
L’iniziativa di informazione sociale curata dall’avv. Silvana Paratore, legale impegnato da anni in progetti di legalità nelle scuole, ed esposta alla presenza dell’Assessore alla cultura prof. Vincenzo Trimarchi, nel corso di un incontro alla Sala Ovale del Comune di Messina, è stata promossa dall’Osservatorio sui temi ed i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza “Lucia Natoli”, in collaborazione con il Centro di Servizio per il Volontariato (CESV) di Messina ed in sinergia con le Aziende Papardo- Piemonte e Policlinico di Messina. I giovani, ha affermato Saro Visicaro Presidente dell’Osservatorio Lucia Natoli, talvolta non hanno una conoscenza adeguata delle infezioni sessualmente trasmissibii e del pericolo che esse rappresentano. Non si rendono conto che corrono un rischio reale di infettarsi di una IST e spesso non sanno a chi rivolgersi o con chi parlarne senza sentirsi giudicati. La loro preoccupazione maggiore è più legata a evitare gravidanze indesiderate che a prevenire malattie. Da qui la necessità di istituire un Protocollo d’intesa tra Istituzioni, Asp e Istituti di istruzione per una campagna di prevenzione che a tutt’oggi rappresenta l’arma più efficace nel controllo di tali malattie. Disponibilità immediata a sostegno della campagna di informazione è stata resa dall’Assessore Trimarchi che coinvolgerà tutti gli istituti scolastici del territorio al fine di sensibilizzare i giovani su questo grave problema di sanità pubblica. A seguire è intervenuto il Vicepresidente del Cesv Messina, Ennio Marino che ha sottolineato l’impegno del Centro Servizi per il volontariato in iniziative di salvaguardia della propria ed altrui salute . Quasi nessuno si azzarda a parlare di Aids. Vi è una reticenza a parlarne, ha sottolineato Umberto De Angelis Vicepresidente della Comunità Il Faro, perché si pensa si tratti di malattie considerate tipiche di una certa categoria di persone come i tossicodipendenti e le prostitute: niente di più sbagliato!!.
Incisivo l’intervento del prof. Gianfranco Pellicano’ Responsabile dell’Ambulatorio di Prevenzione, Diagnosi e Cura della Malattia da HIV/AIDS presso l’U.O.C. Malattie Infettive del Policlinico Universitario di Messina che ha spiegato come le infezioni sessualmente trasmesse (IST) siano un vasto gruppo di malattie infettive sostenute da microrganismi patogeni quali virus, batteri, funghi, protozoi e parassiti che si trasmettono prevalentemente per via sessuale e sono molto diffuse in tutto il mondo e in deciso incremento negli ultimi anni. Spesso le persone con una IST non hanno disturbi, ha chiarito, e quindi, non sapendo di avere un’infezione, possono trasmetterla inconsapevolmente ad altri in caso di rapporti sessuali non protetti dal preservativo. Le IST, se non vengono curate in tempo, possono causare serie complicanze, come la sterilità/infertilità, cioè l’impossibilità di avere dei figli, i tumori, danni gravi al nascituro (se la mamma ha un’infezione durante la gravidanza), e possono aumentare il rischio di contrarre o trasmettere l’HIV, cioè il virus dell’AIDS. Le nuove infezioni sono da ascriversi oggigiorno prevalentemente alla via sessuale che rappresenta l’84% delle modalità di trasmissione delle nuove diagnosi (etero nel 46% dei casi, 38% tra gli MSM). Altro dato importante da sottolineare il ritardo di diagnosi: oltre il 50% riguarda soggetti che scoprono della loro sieropositività quando sono già in fase avanzata di malattia, con una grave compromissione del loro sistema immunitario; e con una esposizione al virus datata di alcuni anni, anni in cui molto probabilmente hanno potuto inconsapevolmente trasmettere l’infezione ai partners.
L’impatto delle nuove diagnosi in Italia è oramai stabile intorno ai 4.000 soggetti ogni anno (una infezione ogni 3 ore; 10 nuove infezioni al giorno) e ciò costantemente da alcuni anni, con le fasce d’età maggiormente esposte al rischio di infezione quelle comprese tra i 15 ai 35 anni. Per quel che riguarda invece la Regione Sicilia si nota un costante incremento dell’incidenza passata dal 2,4 per 100.000 residenti del 2010 all’attuale 5,6/100.000 residenti risalente al 31 dicembre 2017 (ultimi dati ufficiali del Bollettino dell’ISS); 274 nuove infezioni divenute 290 nel 2018 (dati ancora non definitivi che proiettano l’incidenza verso il 6,2). Trend sovrapponibile ai dati della nostra Provincia di Messina dove vengono oggi diagnosticati circa 3 nuove infezioni al mese. Scarso l’utilizzo del profilattico, di certo la migliore misura barriera per prevenire le Infezioni Sessualmente Trasmissibili (e non solamente le gravidanze indesiderate) specialmente tra i giovani e tra gli MSM che espongono i soggetti a contrarre, come avvenuto nel recente passato, anche due o più infezioni a trasmissione sessuale (Epatite A e Sifilide) nel lasso di poco tempo e comunque sempre mediante le stesse modalità.
Nel corso dell’incontro è stato inoltre fatto un cenno ad un nuovo fenomeno che si sta affacciando nel tessuto sociale mutuando comportamenti che in Europa (Regno Unito, Francia, Olanda, Germania) già da qualche anno si stanno diffondendo a macchia d’olio ed è il “CHEMSEX”, termine che di riferisce all’uso di droghe per facilitare il sesso ed aumentarne la durata, pratica prevalentemente diffusa tra gli MSM (maschi che fanno sesso con maschi) ma che coinvolge anche altri orientamenti sessuali e identità di genere. Il chem viene praticato prevalentemente mediante l’utilizzo di mefedrone (euforizzante), metamfetamina (eccitazione, benessere, aumento del desiderio sessuale e perdita delle inibizioni) e GHB/GBL/GINA (o droga dello stupro) un anestetico rilassante che riduce le inibizioni e produce un più intenso piacere sessuale; queste tre sostanze in genere vengono associate a nuove sostanze psicoattive (NPS), acquistabili illegalmente sul web, prevalentemente nel darkweb e pagate mediante criptovalute che di fatto rendono assolutamente non rintracciabile l’acquirente oltre alla contemporanea assunzione di stimolanti della funzione sessuale e di alte quantità di alcool. Le sessioni di “chemsex” riguardano in genere un gran numero di partecipanti che per alcuni giorni rimangono chiusi in determinati ambienti, spesso senza mangiare e/o bere, quindi maggiore rischio di disidratazione e con elevato numero di rapporti sessuali promiscui non protetti. Due le dipendenze emergenti con questi comportamenti: sia quello da droghe che da sesso. Illustrato inoltre il test istantaneo attraverso tampone salivare o prelievo ematico dal pollice per la diagnosi dell’HIV.
Presenti all’incontro le docenti prof.sse Cordovani e De Maria dell’istituto Basile- La Farina inviate dalla dirigente prof.ssa G.Prestopino. Tra gli istituti che hanno dato già disponibilità per gli incontri nelle scuole: l’I.I.S.S.La Farina – Basile, Antonello, Maurolico e Minutoli. La campagna che partirà il 14 febbraio terminerà l’08 marzo.