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“Il FUTURO nel PRESENTE”, il nuovo numero di VDossier

Pubblicato il nuovo numero di VDossier, la rivista nazionale di approfondimento proposta da alcuni Centri di Servizio per il Volontariato tra cui anche il CESV Messina. Si parla di Terzo settore e ripartenza: “Il FUTURO nel PRESENTE. Le trasformazioni irreversibili di oggi per un volontariato post pandemia”

“C’ è un’Italia che da sempre si prende cura dell’Italia. È il Paese dei volontariati, dei cittadini attivi, del Terzo settore in servizio effettivo tutto l’anno.
È il popolo della solidarietà, della coesione, dell’inclusione che ha saputo conquistare uno dei beni più preziosi e oggi più rari: la fiducia dei cittadini. Eppure la pandemia lo sta impoverendo: stessi costi, ma crollo delle entrate, dalla raccolta fondi alle donazioni (dirottate verso l’assistenza sanitaria) e all’impossibilità di organizzare eventi per autofinanziarsi. Per questo motivo chiede a gran voce che il Governo non dimentichi di soccorrere chi continua a soccorrere l’Italia.
Il Terzo settore preme sia per finanziamenti e sgravi fiscali, sia per una considerazione della sua centralità, regole certe, attenzione programmatica, considerato che, in questa grave emergenza sanitaria, economica e sociale, il non profit (ancora una volta) si è mostrato come il sistema circolatorio che dà ossigeno all’Italia, i cui capillari arrivano ovunque, persino laddove lo Stato non riesce.

Questa crisi, però, impone al non profit di guardarsi allo specchio, con obiettività e lucidità, per ripensarsi, migliorarsi e crescere, affinché il suo capitale umano diventi una sorta di “Protezione sociale” accanto alla Protezione civile; affinché consolidi il suo ruolo di “polizza assicurativa” del Paese nell’emergenza e nell’aiuto ordinario.
Per indicare una via di rinnovamento un pool di esperti: Cabria, Farnese, Gori, Gubitta, Maino, Musella, Sancassani, Vitale ci hanno aiutato a capire quali “voci” abbiano necessità di essere trasformate, consigliandoci anche il “come”. Il perché è chiaro: sebbene viviamo in un’Italia disorientata, che resiste giorno dopo giorno al terrore del virus, c’è tanta voglia di rinascere.
L’“Andrà tutto bene”, scandito la scorsa primavera come un sentimento nazionale, è la prova che sappiamo ancora essere una comunità. Al punto che, davanti all’impegno solidale della collettività, il presidente della Repubblica dice: «Sono fiero del mio Paese».
Mattarella però non guarda solo la tragedia che stiamo vivendo, traccia pure una strada per il futuro.
E a orientarci siano le profetiche parole di Papa Francesco: «Peggio di questa crisi, c’è solo il dramma di sprecarla».
Una responsabilità per tutti. Una missione per il volontariato: rinnovarsi per saper rispondere ai molteplici bisogni nuovi e antichi al fine di costruire un’Italia differente.
Una responsabilità anche per i Centri di Servizio, chiamati a svolgere un ruolo di orientamento e accompagnamento del volontariato verso un rinnovato impegno ad affrontare le sfide che si aprono davanti, povertà, disuguaglianze, frammentazione delle relazioni e dei tessuti comunitari, facendo tesoro degli apprendimenti, delle fragilità, ma soprattutto delle potenzialità scoperte in questi mesi difficili.
E facendo leva sul bagaglio di resilienza cui dovremo attingere nei mesi a venire, con il coraggio di mettere da parte, dove necessario, le pratiche consolidate per lasciare spazio a nuovi modi di interpretare il ruolo di attori di un welfare comunitario e di prossimità “.

Comunità, povertà, prossimità, aggregazione, rete, mission, filantropia, fisco ed entrate: sono alcune delle “voci” del volontariato che cambieranno dopo la pandemia. Infatti in questa fase di ricostruzione di un mondo nuovo post emergenza sanitaria e lockdown, anche il non profit è chiamato a ripensare se stesso per innovarsi, affinché il contagio della solidarietà diventi collante per il tessuto sociale e architrave del welfare. L’obiettivo è importante. La sfida culturale impegnativa, anche per i Centri di servizi.

Non solamente un confronto aperto però: sono state raccolte anche una serie di esperienze e una galleria di testimonianze sulla valutazione attività, progetti e iniziative delle associazioni non profit impegnate nel favorire questi cambiamenti.

La rivista nel formato cartaceo è disponibile presso la sede del CESV Messina, in formato pdf è consultabile al seguente link (https://cesvmessina.org/wp-content/uploads/2020/11/vdossier-numero2-2020.pdf)

Silvia Gheza