Il 20 novembre scorso, nel giorno del 30° anniversario della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, si è insediato un tavolo tecnico presso la Caritas diocesana con la partecipazione di INPS, Servizio sociale dell’ASP5, Neuropsichiatria infantile, USSM e Procura presso il Tribunale dei Minori, Ufficio Scolastico Regionale e Osservatorio sulla Dispersione scolastica di Messina, per discutere della situazione di minori e adolescenti, per comprendere i loro bisogni ed il disagio sociale presente sul territorio.
La Caritas diocesana di Messina Lipari S. Lucia del Mela attraverso il proprio Osservatorio delle Povertà e delle Risorse (OPR) intende realizzare una ricerca-analisi sulla realtà giovanile attraverso un approfondimento della condizione dei minori, che valuti la distribuzione territoriale del disagio sul territorio del Distretto socio-sanitario D26 di Messina, in particolare servendosi dell’utilizzo del sistema GIS per la localizzazione geografica su mappa.
“Obiettivo centrale del progetto di ricerca – spiega Enrico Pistorino, coordinatore dell’OPR – è creare una mappa che indichi micro-zone in cui sia evidenziata maggiore o minore concentrazione di alcuni “indicatori di povertà” che abbiamo immaginato di quantificare, che potrebbero far emergere la multiformità della questione. L’osservazione dei risultati permetterà di studiare eventuali correlazioni e sovrapposizioni geografiche (già evidentemente ipotizzate dall’equipe dell’Osservatorio) tra la povertà economica e quella educativa, tra la presenza di disturbi del comportamento nei minori e la collocazione geografica della loro esistenza, tra la condizione di carenza socio-culturale di alcune zone della città e la presenza di reati perpetrati da minorenni”.
L’idea operativa consiste nella localizzazione su mappa (attraverso il sistema GIS) dei seguenti indicatori:
1.La presenza di percettori di reddito di cittadinanza (indice, quindi, di una povertà economica già certificata ufficialmente); 2.I livelli di dispersione scolastica dei singoli Istituti Comprensivi; 3.La presenza di reati commessi da minorenni; 4.I minori presi in carico dai servizi di Neuropsichiatria infantile; 5.Eventuali altri indicatori territorialmente localizzabili, suggeriti o emersi dai tavoli di approfondimento tra i partner del progetto;
Il progetto di ricerca-analisi si caratterizza come fortemente innovativo per la nostra realtà territoriale per diverse ragioni:
Si tratta di una ricerca multifattoriale che analizza per il contesto territoriale di riferimento (Distretto D26 della Legge 328/2000) una pluralità di fattori che saranno analizzati singolarmente e nelle loro correlazioni;
La ricerca, utilizzando il sistema GIS, consentirà di realizzare una “mappa topografica dei bisogni” graduata su più livelli, accorpando quei territori con caratteristiche simili in modo da distinguerne altri con caratteristiche sociali differenti;
“La presenza di Enti pubblici così importanti ed autorevoli, per il ruolo che hanno come Istituzioni e nella società, è fonte di arricchimento per la ricerca che la nostra Caritas intende realizzare – afferma padre Nino Basile, Direttore della Caritas diocesana – perché i risultati che emergeranno possano essere utili alla lettura dei bisogni dei giovani, perché sia le Istituzioni pubbliche che la Chiesa possano prendervi spunto per gli interventi di contrasto alle povertà, specie quella educativa, così diffusa sul nostro territorio”.
http://www.caritasdiocesanamessina.it/poverta-educativa-e-minori-a-rischio-al-via-una-ricerca-caritas/