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Riparte il Laboratorio di sartoria di Hic et Nunc

A Forte Petrazza, Messina, c’è una stanza un po’ nascosta piena di stoffe colorate, aghi, fili e tessuti. In quella stessa stanzina piccola c’è anche una macchina da cucire di quelle né troppo vecchie né troppo nuove che lavora sodo e bene accompagnata spesso dal sottofondo di una radiolona gigantesca, una di quelle che non si trovano più in giro, ma che prendono l’FM dappertutto. Sempre in quella stanza, inizia l’avventura che sta per partire e che adesso vogliamo cominciare a raccontarvi…

L’ Associazione Hic et Nunc ha sempre avuto, tra i suoi obiettivi, quello di permettere alle persone di mettersi in gioco, di scoprire, come amiamo dire e dirci, il “proprio talento” e ultimamente lo stiamo facendo chiamando a raccolta un piccolo ma compatto gruppetto di donne, mamme e sognatrici, che hanno voglia di imparare, acquisire competenze e lavorare sodo. Alcune di loro inserite grazie al progetto Capacity, a cui hanno partecipato con entusiasmo e che ha permesso la riqualificazione urbana di uno dei quartieri più degradati della nostra città. Ora Fondo Saccà ha un aspetto decisamente diverso, è letteralmente rinato. Ed è questo quello che vogliamo fare i soci di Hic et Nunc, quello che vorrebbero potessero sperimentare le protagoniste del laboratorio tessile che abbiamo riattivato: una rinascita o, piuttosto, una scoperta o riscoperta, per alcune, delle loro CapaCità.

Per farlo hanno deciso di puntare sul welding sociale cercando di coniugare (welding in inglese significa proprio saldatura) il re-inserimento sociale e l’inclusione, obiettivi che come Ente del Terzo settore ci proponiamo di perseguire, con le attività e la filosofia di un’impresa sociale. Ma a questo si aggiunge anche un secondo strato di saldatura, quello tra il no profit e il profit. Ed è proprio qui che entrano in scena l’esperienza e la creatività di Giulia D’Arrigo, proprietaria di Euphòria s.r.l., una piccola ma interessante realtà artigianale con sede a Saponara. Giulia è figlia d’arte, la pelle e il cuoio li ha visti lavorare prima dal nonno materno, un “vigile a cavallo”, con la passione per le fondine per pistole create da lui e poi da mamma e papà che, già agli inizi degli anni ’80, partendo da portamonete e altri oggetti di pelletteria, hanno messo su un’azienda di cui lei è diventata poi erede e che, complice anche il periodo storico che stiamo vivendo e le continue evoluzioni del marketing, lei ha saputo rinnovare, unendo la bellezza e l’unicità dell’artigianalità con un nuovo modo di fare business. Grazie ad un provvidenziale incontro con lei e con la realtà artigianale di cui è titolare, siamo riusciti a creare un rapporto di collaborazione e di sinergia che ci permetterà di istruire AD HOC le  future artigiane nell’arte della produzione di oggetti di pelletteria. “Mi ha colpito la loro voglia di fare e di imparare e, soprattutto, la loro creatività”, queste sono state le prime impressioni di Giulia dopo qualche ora passata in laboratorio con loro. Noi non vediamo l’ora di cominciare e di mostrarvi e raccontarvi giorno per giorno ciò che verrà fuori, tra una risata e un pezzo di stoffa svolazzante, dal nostro laboratorio di sartoria!

Ormai è tutto pronto: la voglia non manca, estro e creatività ce n’è a palate, spagnolette, forbici e gessetti non mancano e la macchina da cucire, nel frattempo, non smette di lavorare.

 

Fonte: https://www.hicetnuncmessina.eu/

Silvia Gheza