Avviso per progetti di “Conciliazione dei tempi di vita-lavoro – Promozione di iniziative di welfare aziendale familiare per il miglioramento del benessere lavorativo” della Regione Siciliana: dopo la graduatoria provvisoria, di cui abbiamo dato notizia in questo articolo, è stata pubblicata la graduatoria definitiva.
L’elenco completo dei progetti ammessi si trova a questo link. A questo indirizzo invece l’elenco dei non ammessi.
Nel Messinese
Nell’Area Metropolitana di Messina un progetto è stato ammesso ai finanziamenti e due pammessi ma non finanziati. Il progetto ammesso è “BenEssere aziendale e organizzativo del Distretto Socio-Sanitario 27” presentato dal Distretto di Milazzo.
I due ammessi ma non finanziabili per esaurimento delle risorse sono “I work well” della Cooperativa San Vincenzo de’ Paoli sempre di Milazzo e “VitaLav – Taormina” dell’Associazione A.SO.FA. di Gaggi.
Cinque infine i progetti non ammessi del Messinese.
L’avviso
L’Avviso “Conciliazione dei tempi di vita-lavoro – Promozione di iniziative di welfare aziendale familiare per il miglioramento del benessere lavorativo” era rivolto a partnership tra Enti pubblici e/o privati, Enti del Terzo settore e piccole e micro imprese.
Le finalità erano sensibilizzare le aziende e i territori sul tema della conciliazione vita-lavoro e sull’importanza delle politiche di welfare aziendale per la conciliazione, quale strumento a forte valenza sociale, volto a ridurre le disparità di genere, a sostenere le responsabilità di cura familiare e, più in generale, a migliorare il benessere dei lavoratori e aumentare la produttività del lavoro.
Si trattava anche di avviare un processo partecipativo e di confronto – promosso da associazioni di categoria, datoriali e sindacali e ordini/collegi professionali/associazioni delle professioni – che coinvolgesse imprese, soggetti del terzo settore, lavoratori autonomi, liberi professionisti, nonché le amministrazioni pubbliche locali.
L’obiettivo è quello di creare reti di welfare territoriale per generare impatti positivi sul territorio, attivando filiere capaci di mettere a sistema le risorse locali e innescare circoli virtuosi di sviluppo.