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“Amunì” di Libera e Anymore: appuntamento il 23 maggio a Messina

“Scelte di memoria, diritti verso il futuro”: torna l’appuntamento con il momento espressivo di restituzione delle attività del progetto Amunì di Libera Messina coordinato da Anymore Onlus. Appuntamento giovedì 23 maggio alle ore 17:00, in occasione del 32° anniversario della strage di Capaci, nel bene confiscato alle mafie in Via Citarella 33 a Messina.

Il progetto “Amunì”

Ma Amunì è soprattutto un progetto di Libera, avviato inizialmente nel 2011 in Sicilia, nei territori di Palermo e Trapani, e rivolto ai  ragazzi, tra i sedici e vent’anni, sottoposti a procedimento penale da parte dell’Autorità giudiziaria minorile e impegnati in un percorso di riparazione. Molti di loro sono al primo reato e seguono un percorso con Libera all’interno di un progetto educativo più ampio che il Tribunale, insieme agli assistenti sociali, prevede per ciascuno di loro. Ragazzi e ragazze che devono scontare il periodo di “messa alla prova”, ovvero la sospensione del processo e l’affidamento ai servizi sociali per un cammino di crescita che, se va a buon fine, estingue il reato. E per farlo, questi ragazzi, insieme ai loro educatori, hanno scelto la strada dell’antimafia sociale e responsabile.

La proposta formativa nel complesso si sviluppa attorno ai percorsi della Memoria, dell’Impegno, della Cittadinanza e del Viaggio. Percorsi accompagnati da adulti capaci di sospendere il proprio giudizio e di vedere, così come chiediamo ai nostri giovani, al di là dell’evidenza del momento, del reato che li ha condotti all’interno della giustizia minorile. Giustizia che i minori devono restituire, cercando anche di riparare, indirettamente, i torti commessi, ma anche e forse soprattutto giustizia sociale che devono ottenere perché la nostra società deve poter ripagare tanti di loro che sono stati, sin dall’infanzia, abbandonati in condizioni di svantaggio e di povertà sociale e culturale.

Per saperne di più sulle iniziative che rientrano in “Amunì” basta leggere la pagina web dedicata.

Iria Cogliani