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“La vita che si fa strada”: concluso il percorso triennale dei 76 partecipanti

Si è concluso il progetto lungo tre anni “La vita che si fa strada” sulla sicurezza stradale. Realizzato in collaborazione con ULEPE Messina, cha affrontato con l’associazione Angeli sull’asfalto il tema drammatico degli incidenti automobilistici con particolare attenzione al fenomeno della guida in stato di ebbrezza alcolica e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

I 76 partecipanti sono stati guidati, attraverso incontri dinamici ed esperienziali, progettati in sinergia con gli Enti e le Istituzioni del territorio, ad acquisire consapevolezza dei processi alla base della condotta alla guida, al fine di ridurre il rischio di reiterazione di comportamenti scorretti e pericolosi per la collettività.

Si è tenuto il 4 dicembre il focus finale del progetto che è stato occasione di presentazione delle iniziative e dei risultati raggiunti, momento di confronto e di riflessione condivisa con i partner di rete: la Magistratura di Sorveglianza, i Tribunali Ordinari, le Forze dell’Ordine, le Istituzioni Pubbliche ed il Terzo Settore, sul tema generale del reinserimento sociale e, ciò, attraverso la voce di tutti coloro che hanno partecipato alle esperienze gruppali.

Lucilla Barbasini, presidente di Angeli sull’asfalto, ha ricordato le parole chiave emerse dai questionari di valutazione finale: dialogo, ascolto, comprensione, resilienza, rifondazione, tutela, crescita e inclusione, termini che raccontano un percorso di cambiamento profondo. «I partecipanti – ha aggiunto – sono diventati a loro volta portatori di testimonianza, riscoprendo il valore assoluto della vita, che va rispettata e protetta sopra ogni cosa».

Iria Cogliani