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19 febbraio 2022 ore 10, il prossimo appuntamento di Bergamo Capitale Italiana del Volontariato 2022

“Il volontariato che cambia la sanità. Il tempo della relazione è tempo di cura”

Apriranno l’incontro, portando i saluti istituzionali, la Presidente di CSVnet Chiara Tommasini, il Vicepresidente di ANCI Stefano Locatelli, il Sindaco del Comune di Bergamo Giorgio Gori e il Presidente di CSV Bergamo Oscar Bianchi. Interverrà con un videomessaggio anche Letizia Moratti, Vicepresidente Regione Lombardia e Assessore al Welfare. Seguiranno alcuni contributi che aiuteranno ad approfondire la dimensione relazionale della cura e il ruolo del volontariato nel post pandemia; interverranno:
• Luigina Mortari, docente di Filosofia della Cura all’Università degli Studi di Verona (in collegamento);
• Fabrizio Pregliasco, virologo e Presidente ANPAS (in collegamento);
• Giuseppe Remuzzi, direttore Istituto Mario Negri;
• Telmo Pievani, filosofo della scienza (in collegamento);
• Giacomo Poretti, attore e autore del libro “Turno di notte” (in collegamento);
• Andrea Costa, Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute (in attesa di conferma).
Modera Riccardo Bonacina di Vita Non Profit.

Il volontariato rappresenta una risorsa importantissima all’interno dei processi di cura e del sistema della sanità: basti pensare alle numerose associazioni che si occupano di aiuto ai malati, di prevenzione, di promozione della salute, ma anche all’impegno che molte realtà associative e della società civile stanno investendo nella costruzione delle Case della Comunità collaborando attivamente con gli enti pubblici. I volontari sono un vero e proprio punto di riferimento nell’aiuto, nell’informazione, nell’ascolto e nel conforto per i pazienti e i loro familiari che spesso sono portatori di bisogni che vanno ben oltre l’erogazione di una prestazione sanitaria. Non può esistere cura degna di tale nome senza l’ascolto di questi bisogni.
Oggi più che mai, è fondamentale ribadire la necessità di un passaggio dal curare al prendersi cura, che vada al di là delle logiche di tipo economico o tecnologico e che rimetta al centro la dimensione umana. All’interno di questo processo quale ruolo assume il volontariato e come si colloca dentro i sistemi di cura profondamente toccati dalla pandemia in corso? I due anni appena trascorsi che cosa hanno insegnato? Come possono le istituzioni valorizzare quanto hanno visto, lasciandosi contaminare dal riconoscimento del volontariato come parte integrante del sistema di cura?

A questo link il modulo per le iscrizioni: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScX0kRMGn8DCFBiZg5RhXriYEYQlYWfO4h1FySZHS67-nUfIQ/viewform

Silvia Gheza