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Il progetto “Dove non c’è libertà, non c’è giustizia!” dell’ITIS “E. Torricelli”

Il progetto: “Dove non c’è libertà, non c’è giustizia!”, dell’ITIS “E. Torricelli”, coinvolge non solo i Nebrodi, ma anche le Madonie.

L’ITIS “Evangelista Torricelli “di Sant’Agata Militello, diretto dalla prof.ra Tamara Micale, con le attività del progetto: “Dove non c’è libertà, non c’è giustizia” coinvolge il territorio dei Nebrodi e non solo.

Il tema che quest’anno le prof.re Mariangela Gallo e Domenica Rando hanno voluto porre all’attenzione dei circa 100 studenti che, con il progetto stanno partecipando al Concorso “Dalle aule parlamentari alle aule di scuola. Lezioni di Costituzione”, indetto dalla Camera dei Deputati, dal Senato della Repubblica e dal MIM, è quello della libertà di espressione con l’approfondimento degli articoli: 3-21-33 della Costituzione italiana, l’art. 11 della Carta fondamentale dell’UE e l’art. 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

L’analisi della normativa ha fatto scaturire la riflessione sull’operato delle donne e degli uomini che, esercitando la loro libertà di espressione, sono morti per mano mafiosa, uccisi in guerra o vittime del terrorismo. Il focus tematico, svolto dalle docenti in attività extracurricolare, ha appassionato le ragazze ed i ragazzi, che hanno prodotto un E-book in cui si sono ripercorse, attraverso immagini e didascalie, le vite, la passione e l’impegno dei 30 giornalisti uccisi perché, attraverso le loro penne hanno scritto parole scomode.

Da qui l’idea di invitare i sindaci dei comuni di provenienza dei discenti ad intitolare vie o piazze alla memoria di uno di loro. La lettera consegnata personalmente dagli studenti nelle mani dei primi cittadini ha già avuto il primo riscontro: il sindaco di San Marco D’Alunzio, Filippo Miracula ha subito accolto la richiesta e notte tempo, con la sua giunta, ha già deliberato di dedicare una piazza a Peppino Impastato e una via a Maria Grazia Cutuli, giovane giornalista catanese uccisa in Afghanistan nel 2001. La cerimonia avverrà a breve alla presenza dei familiari dei giornalisti già invitati personalmente dal primo cittadino aluntino.

I ragazzi stanno vivendo il provvedimento come una prima grande vittoria, il segno che le Istituzioni sono attente alle loro richieste e soprattutto che il loro impegno civico non è vano.

Il gruppo di lavoro auspica che quello del primo cittadino di San Marco D’Alunzio non rimanga un atto isolato.

 

Silvia Gheza