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L’impegno per la pace dell’ITIS Torricelli di Sant’Agata Militello.

L’Itis Torricelli di Sant’Agata Militello, lunedì 11 dicembre, anniversario di fondazione dell’UNICEF, ha organizzato un incontro sui diritti dell’infanzia.

La Dirigente scolastica, prof.ssa Tamara Micale, ha sottolineato l’importanza che il “Torricelli” dà all’educazione alla pace, volta al rispetto di tutti e tutte. La scuola è il luogo di formazione dove si forgiano le coscienze dei futuri cittadini.
“Poiché le guerre cominciano nelle menti degli uomini, è nelle menti degli uomini che si devono costruire le difese della Pace.” (Carta costituzionale dell’Unesco).

La Dirigente, inoltre, ha parlato del ruolo che ha l’Unicef nel mondo, nato proprio l’11 dicembre del 1946, con la missione di contribuire alla sopravvivenza, alla protezione e allo sviluppo delle potenzialità di ogni bambino e bambina.
Il relatore della giornata è stato il professor Nicola Raimondo, per diversi anni volontario in Camerun, il quale ha raccontato, all’attenta scolaresca, la sua esperienza, descrivendo la condizione dell’infanzia nell’Africa subsahariana. La testimonianza diretta ha colpito empaticamente gli astanti, anche perché l’incisiva relazione del professore Raimondo è stata accompagnata da toccanti immagini proiettate. L’aspetto che ha più colpito i partecipanti è stato il constatare che l’Africa è un continente ricco di risorse, ma gi africani sono poveri; perché sono stati derubati dal colonialismo prima e dalla voracità delle multinazionali poi.

Una performance scenica silenziosa, di denuncia contro la guerra a Gaza, in Ucraina e nelle varie parti del mondo, è stata realizzata dalle studentesse e dagli studenti dell’ITIS: Flavia Aquila, Cecilia Ballì, Alessandra Costantino, Giuseppe Emanuele, Veronica Fiumara, Christian Lombardo, Francesca Lupica, Arianna Oddo, Sofia Tascone e Antonino Ventura.

Madri dolenti, innalzano al cielo i cadaveri dei propri figli, ammazzati da pallottole, bombe, droni e razzi. Corpi lacerati, ancora una volta, uccisi dal sonno della ragione.

In sottofondo, un coro di bambini canta, in lingua araba, i versi del poeta palestinese Mahmoud Darwish:

Sogno dei gigli bianchi/ strade di canto e una casa di luce
Voglio un cuore buono/ e non voglio il fucile
Voglio un giorno intero di sole/ e non un attimo di una folle vittoria razzista/
Voglio un giorno intero di sole/ e non strumenti di guerra
Le mie non sono lacrime di paura/ sono lacrime per la mia terra
Sono nato per il sole che sorge/ non per quello che tramonta.

La giornata si è conclusa con le domande degli studenti partecipanti all’incontro. Domande che denotavano la sete di conoscere realtà che sembrano lontane, ma invece ci coinvolgono intimamente. L’incontro ha svelato anche il profondo senso di solidarietà umana che i nostri giovani nutrono nei confronti delle popolazioni che soffrono per guerre, dittature e siccità.

L’iniziativa è stata programmata nel quadro del progetto “Educazione civica”, del quale è referente la professora Mariangela Gallo, che ha curato la preparazione degli studenti e delle studentesse a presentare il loro contributo artistico.

Rosario Ceraolo