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Capitale italiana del volontariato: entro il 30 giugno le candidature per il 2026

È stato pubblicato online il bando per l’assegnazione del titolo di Capitale italiana del volontariato 2026, promosso da CSVnet, l’associazione nazionale dei Centri di servizio per il volontariato (Csv), in collaborazione con Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani, e in partenariato con Forum Terzo Settore e Caritas Italiana

Le candidature sono aperte fino al 30 giugno 2025
Il riconoscimento, istituito nel 2020 e ispirato alla versione europea del titolo, ha l’obiettivo di valorizzare la cultura del dono, le esperienze virtuose di collaborazione tra enti, associazioni e cittadini, e il ruolo fondamentale del volontariato nel rafforzare il tessuto sociale delle comunità

Il bando è rivolto a città metropolitanecapoluoghi di regione o provincia, ma anche a comuni associati che raggiungano almeno 35mila abitanti complessivicon particolare attenzione alle aree interne e ai territori meno centrali.

Le candidature devono essere presentate congiuntamente dal Comune interessato e dal Csv territorialmente competente. 
Tra i criteri di valutazione: la qualità e l’innovazione del programma proposto, il coinvolgimento delle scuole e del tessuto economico locale, la capacità di attivare partnership significative e un piano sostenibile sotto il profilo economico-finanziario. È inoltre previsto un bonus di 4 punti per le proposte presentate da comuni delle aree interne. 

Dopo Bergamo (2022), Cosenza (2023), Trento (2024, anche Capitale europea del volontariato) e Palermo (2025, attualmente in carica), la prossima città eletta prenderà il testimone il 5 dicembre 2025, in occasione della Giornata internazionale del volontariato.  
Il bando è disponibile sul sito di CSVnet a questo link.  

Iria Cogliani