Il 2 febbraio 2024 si celebra la Giornata Mondiale delle Zone Umide nel 53° Anniversario della ratifica della Convenzione di RAMSAR (Iran) da parte di 168 nazioni che ha sancito la tutela a livello globale delle zone umide quali habitat rilevanti per la conservazione della biodiversità. Queste comprendono “le paludi e gli acquitrini, le torbiere, i bacini, naturali o artificiali, permanenti o temporanei, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra, o salata, ivi comprese le distese di acqua marina la cui profondità, durante la bassa marea, non supera i sei metri”.
L’obiettivo è di mettere in evidenza e ricordare l’importanza di questi ecosistemi fondamentali per la conservazione del patrimonio naturalistico del pianeta sempre più minacciato. Quest’anno è stato scelto lo slogan “ZONE UMIDE E BENESSERE UMANO” in relazione al ruolo di mantenimento degli equilibri ecologici e delle reti trofiche, all’effetto tampone dell’inquinamento antropico ed al contrasto dei cambiamenti climatici. Tra le specie di avifauna a rischio di scomparsa ve ne sono 146 che dipendono dalle zone umide e che, dopo le foreste e le praterie e savane, rappresentano il terzo gruppo di ambienti per numero di specie minacciate.
Come avvenuto negli anni precedenti l’Associazione per lo Sviluppo SOstenibile e Centro di Educazione Ambientale Messina (AssoCEA Messina APS) in occasione della Giornata Mondiale coorganizza il 2 febbraio 2024, dalle ore 15:00 alle 17:30, nella “R.N.O. Laguna di Capo Peloro” * l’attività di “Osservazioni dell’Avifauna e dell’ecosistema salmastro” con la collaborazione e partecipazione scientifica del Dipartimento di Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche ed Ambientali (ChiBioFarAm – UniME), del Nodo InFEA della Città Metropolitana di Messina, dell’ANISN Sezione di Messina, SIGEA-APS Sezione Sicilia e della LIPU Messina. In quel contesto vi sarà anche la performance artistica di Antonella Gargano che con la sua sensibilità e …leggera come una Farfalla… ricollegherà i presenti alla Natura.
L’AssoCEA Messina APS, presieduta dal’ing. Francesco Cancellieri, coordina da oltre 10 anni significative e riconosciute attività ed iniziative nell’ambito dell’educazione ambientale, degli impatti dei mutamenti climatici, della divulgazione scientifica, della museologia naturalistica, della responsabilizzazione collettiva per la tutela degli ecosistemi e per la salvaguardia della biodiversità.
E’ stata sempre, tra gli obiettivi prioritari di AssoCEA Messina APS, l’integrazione tra informazione, formazione e comprensione nel rivolgersi a studenti di ogni ordine e grado scolastico, opinione pubblica, enti ed imprese al fine anche di poter trasferire la conoscenza e la ricerca scientifica in atti tangibili e applicativi che consentano la risoluzione progressiva delle problematiche rilevate e promuovano l’ecosostenibilità nello sviluppo sociale ed economico delle comunità umane.
L’Italia ha recepito la Convenzione di Ramsar nel 1976 attraverso il DPR 13 marzo 1976 n.448 e con un altro decreto successivo, il DPR 11 febbraio 1987 n.184 ed in atto si annoverano sul territorio nazionale 65 zone Ramsar, nove delle quali ancora in corso di perfezionamento, per un totale di oltre ottantamila ettari, distribuite in 15 Regioni. In tutto il mondo a seguito di questa Convenzione sono protette circa 2200 zone umide, per una superficie di oltre 2 milioni e mezzo di chilometri quadrati.
Diventa, pertanto, estremamente significativo potere cogliere l’occasione per una sempre più ampia sensibilizzazione e coinvolgimento sui temi ecologici localizzando l’attività programmata in un’Area Protetta nel territorio urbano della Città di Messina di grande valore per la specifica e peculiare caratterizzazione e unicità come gli ambienti salmastri di Ganzirri e Faro.
*Punto di incontro: https://maps.app.goo.gl/DsdeRUgrpz3N4VKH7
Foto: @AssoCEA Messina APS