Si parla di sanità di comunità e a parlarne è davvero la comunità. Presente con tutti i suoi stakeholders e a confronto con le istituzioni. È insomma la partecipazione – in qualità e quantità – l’elemento cruciale dell’evento sulla sanità territoriale alla luce del PNRR organizzato dal Centro Servizi per il Volontariato, dal Comitato Consultivo dell’ASP Messina e dall’Associazione Parliament Watch Italia.
Un evento che nasce da lontano, cioè da quando il Centro servizi il volontariato di Messina intuisce l’importanza che il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha per il territorio e per la comunità. Molteplici gli eventi di studio ed approfondimento che mettono in rete ed in connessioni professionalità e stakeholder differenti, che dal 2021 hanno caratterizzato l’impegno formativo del CESV Messina.
Salute e persona
L’incontro – moderato dal direttore del CESV Rosario Ceraolo – è stato introdotto da Nuccia Formica, vicepresidente del CESV che ha ricordato il valore e il ruolo del Terzo Settore, ma ha anche sottolineato il concetto di salute declinato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): “uno stato di benessere fisico, mentale e sociale, e non la semplice assenza di malattia o infermità“. «Basterebbe questa semplice definizione (semplice ma rivoluzionaria nei contenuti, perché considera il malato nella sua interezza di persona) – ha detto Formica – per capire quanto sia utile programmare e progettare, creando sinergie tra il mondo del volontariato, la rete sociale e la sanità».
Una definizione quella di salute che è inoltre alla base dell’impegno di CSVnet, l’associazione nazionale dei Centri di servizio per il volontariato, che ha scelto tra le proprie azioni strategiche quella di favorire il protagonismo del volontariato nella costruzione e co-programmazione delle politiche sanitarie.
Partecipazione e impegno
Tre le relazioni al centro dell’incontro. Giuseppe D’Avella di Parliament Watch Italia ha sottolineato come ogni azione, ogni impegno, ogni iniziativa hanno un impatto tanto più efficace quanto più basato sui dati. «Bisogna conoscere per poter deliberare, per poter fare appieno la propria parte. Anche per questo il monitoraggio civico è uno strumento di fondamentale importanza».
Antonio Giardina, presidente del Comitato Consultivo ASP Messina, ha svolto un’accurata ricognizione dello stato dell’arte e delle previsioni nella Città Metropolitana di Messina, illustrando le previsioni del PNRR Salute e i dati aggiornati riguardo alle strutture che devono essere poste in essere.
Gianluca Cantisani (MOVI, Alleanza per le Case di Comunità) ha posto il tema delle Case della Comunità come luoghi nei quali non solo si erogano servizi sanitari ma soprattutto, attraverso il coinvolgimento di tutti gli stakehokders, e in particolare dell’azione volontaria, si può realizzare il diritto universale alla salute e il concetto stesso di salute come percorso integrato che va dalla prevenzione alla riabilitazione. «Una realtà quella delle Case della comunità che non può fare a meno dell’azione qualificata, generosa e competente del volontariato, in linea con quanto le normative, a partire da quella istitutiva del servizio sanitario nazionale, prevedono ed affidano agli operatori».
Hanno fatto seguito gli interventi programmati di Stefania Munaò (ASP, Dirigente Medico del team aziendale DM 77), Aurelio Lembo, Ordine dei medici di Messina, e Concetto Trifilò, Segretario regionale di Cittadinanzattiva. Assente per motivi di salute Maurizio Zingales, ANCI Sicilia, Sindaco di Mirto.
L’assessore alle Politiche sociale ed al volontariato del Comune di Messina Alessandra Calafiore ha testimoniato l’impegno dell’amministrazione comunale nell’ambito dell’integrazione socio-sanitaria, citando, tra i tanti progetti, il costituendo Centro diurno per l’autismo e la collaborazione per i budget di salute.
Ad ascoltarli e a prendere la parola durante il dibattito sono stati i rappresentanti di decine di enti del Terzo Settore, ai quali prioritariamente l’iniziativa è stata dedicata per precisa scelta dei promotori.
Il ruolo del volontariato
Come hanno detto i relatori, infatti, «il PNRR ha dato certamente un grande stimolo al processo di deospedalizzazione dei servizi, dando al territorio un ruolo sempre più significativo» ma ora «l’obiettivo è portare a compimento questo processo utilizzando bene le risorse disponibili e mettendo in campo tutte le sinergie possibili».
Il coinvolgimento di tutti gli attori sociali infatti «può fare la differenza» e sostenere la realizzazione di «una sanità di comunità che sia davvero fatta di risorse innovative pensate per una vera presa in carico dei pazienti in luoghi destinati a migliorare lo stato di salute della popolazione».
E se «sono indispensabili, oltre alle strutture, le risorse umane, perché senza professionisti, medici, infermieri, la sanità continuerà ad essere in sofferenza», altrettanto indispensabile è, per un verso, rendere attrattive e valorizzare le professioni sanitarie e, per altro verso, premiare la condivisione e l’impegno civico del mondo del non profit. «Il Volontariato ed il Terzo Settore possono rappresentare il “valore aggiunto” in un processo di emancipazione, anche culturale, così importante e significativo per le nostre comunità».
Il monitoraggio civico
Non per caso, dunque, cuore dell’incontro sono stati i risultati del monitoraggio civico sul PNRR Salute nel Messinese. Monitoraggio nato nella Scuola attivata al CESV, proseguito con l’impegno prioritario del Comitato Consultivo dell’ASP e in corso ancora oggi con tanto di aggiornamento periodico dei dati.
Soldi e strutture, insomma, in questo percorso nato per tempo hanno il potere di coinvolgere e far riflettere. E il confronto al CESV è stato in grado di rilanciare l’attualità del tema impegnando gli organizzatori a proseguire un percorso di facilitazione e affiancamento che va nella direzione della co-programmazione e co-progettazione dei servizi innovativi previsti.